Articolo - Mercosur. Quando il sovranismo divora se stesso
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DONA ORA L’italia ha di recente modificato la sua disponibilità alla ratifica dell’accordo commerciale dell’Ue con alcuni Paesi dell’America Latina, il Mercosur, che dovrebbe facilitare gli scambi con Uruguay, Paraguay, Brasile e Argentina .Politici e osservatori che spesso lodano le capacità del nostro primo ministro, ritengono che questo risultato sia dovuto all’intesa della stessa con il presidente francese Macron, unico grande paladino della contrarietà per evitare di non essere gradito ai suoi agricoltori inferociti contro la concorrenza dei prodotti sudamericani. (Aduc)
La notizia riportata su altri media
Domani, martedì 26 novembre, alle ore 11.30, presso Wegil – Roma, largo Ascianghi 5 – l’assessore alla Cultura, alle Pari opportunità, alle Politiche giovanili e della Famiglia, al Servizio civile della Regione Lazio, Simona Renata Baldassarre, presenterà il programma di apertura straordinaria delle Dimore Storiche del Lazio, un’iniziativa che permetterà ai cittadini e ai turisti di scoprire il patrimonio culturale e artistico del nostro territorio. (Frosinone News)
Proprio il negoziato, infatti, rischia di diventare il nuovo terreno di scontro in Europa, dove le proteste dello scorso febbraio hanno lasciato il segno. (Gambero Rosso)
L'intesa dovrebbe permettere la graduale eliminazione della tariffe sui prodotti, ma potrebbe danneggiare il settore agroalimentare nostrano, in mancanza di una clausola di reciprocità sugli standard di produzione. (Confagricoltura)
Di Giuseppe Gagliano – (Notizie Geopolitiche)
Il patto per liberalizzare il commercio tra le due sponde è sul tavolo da 25 anni. Le parti coinvolte (Paesi europei più Argentina, Uruguay, Paraguay e Brasile) hanno negoziato i termini dal 1999 al 2019, ma l'intesa continua a non essere ratificata perché rigettata dagli agricoltori europei (Sky Tg24 )
L’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e i paesi del Mercato comune del Sud è in discussione da 25 anni e le forze coinvolte dovrebbero arrivare a un nuovo documento condiviso entro la fine dell’anno. (Corriere della Sera)