I talebani e il (nuovo) divieto di mostrare esseri viventi in tv e sui giornali
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Si tratta dell'ennesima rigida, rigidissima, interpretazione della legge islamica. Un funzionario talebano afferma che i media ufficiali smetteranno di mostrare immagini di esseri viventi per rispettare le leggi morali. Niente donne, uomini, bambini. Niente animali. Ad agosto, il Ministero del Vizio e della Virtù ha pubblicato nuove leggi draconiane che regolano aspetti della vita quotidiana delle donne - che non possono nemmeno più far sentire la loro voce in pubblico - ma anche nuove leggi sui trasporti pubblici, i media e le celebrazioni. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il provvedimento, ha spiegato Saiful Islam Khyber, il portavoce del ministero per la Promozione della virtù e la Prevenzione del vizio, “si applica in tutto l'Afghanistan e verrà implementato gradualmente”. (Luce)
L'Afghanistan e la limitazione delle libertà individuali Talebani, divieto di pubblicare foto e video di qualsiasi essere vivente (Virgilio Notizie)
"La legge si applica in tutto l’Afghanistan e sarà implementata gradualmente", ha comunicato il ministero per la Promozione e la Prevenzione della Virtù, sostenendo che le immagini di esseri viventi violano la legge islamica. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Una nuova stretta in Afghanistan da parte del ministero talebano per la Promozione delle virtù e la Prevenzione dei vizi e questa volta riguarda la stampa: d'ora in poi sarà vietato ai media afghani di pubblicare foto e riprendere in video immagini di qualsiasi essere vivente, comprese persone e (Io Donna)
I Talebani hanno annunciato una nuova legge che vieta ai media afghani di pubblicare immagini di esseri viventi, in un ulteriore passo verso l’imposizione della loro rigida interpretazione della sharia. (ilmessaggero.it)
Nell'Afghanistan dei talebani l'interpretazione ultraortodossa della sharia diventa sempre più dominante. L'ultima stretta, che in questo caso produce un nuovo giro di vite sulla libertà di stampa, è il divieto ai media di pubblicare immagini di esseri viventi. (Avvenire)