Migranti, naufragio di una barca a vela: Guardia Costiera e Frontex in cerca dei dispersi

Da questa notte, la Guardia Costiera è impegnata nelle ricerche di eventuali dispersi dopo il naufragio di una barca a vela con migranti a bordo, presumibilmente partita dalla Turchia. Secondo quanto riferito dalla Guardia Costiera, l’operazione è iniziata a seguito di un “may-day” lanciato da un'unità da diporto francese, in navigazione a circa 120 miglia dalle coste italiane, al limite delle aree SAR di competenza della Grecia e dell’Italia. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

ROCCELLA JONICA (RC) – “Ho parlato con un ragazzo che ha perso la sua fidanzata”. Il racconto si riferisce al nuovo dramma dei migranti dispersi a causa del ribaltamento di una barca a vela, a circa cento miglia dalla costa della Calabria. (Tempo Stretto)

Sono dieci i cadaveri estratti da una botola nella stiva dell'imbarcazione di 8 metri, partita dalla Libia, sulla quale viaggiavano e che era stata soccorsa dalla nave della Ong Nadir giunta intorno a mezzanotte a Lampedusa. (Gazzetta di Parma)

Sono undici i sopravvissuti del terribile naufragio di una barca a vela, partita dalla Turchia e affondata ieri, dopo un’esplosione, davanti alle coste della Calabria. Secondo le … (La Stampa)

Lo riferisce Shakila Mohammadi, mediatrice culturale di Medici senza frontiere, presente a Roccella Ionica dove sono sbarcati i pochi superstiti della tragedia. Sono almeno 66 le persone disperse, tra cui 26 bambini, «anche di pochi mesi». (L'Unione Sarda.it)

Roma. Ancora morti nel Mediterraneo. (La Stampa)

"La notizia dei migranti, sembra siano tra le 50 e le 60 persone, dispersi a causa del ribaltamento della barca sulla quale viaggiavano, a circa cento miglia a largo della costa calabrese, è un pugno nello stomaco. (Il Messaggero Veneto)