Nomine Rai in stallo, Salvini: “Vertice di maggioranza? Magari verrà fissato a breve". Il Pd rilancia: “Serve una riforma della governance”

Sembrano essere ancora in alto mare le nomine per il nuovo Cda della Rai. La maggioranza non avrebbe ancora trovato un’intesa sulla possibilità di procedere all’indicazione del nuovo board del servizio pubblico prima della pausa estiva. Giorgia Meloni di ritorno dai suoi impegni all’estero dovrebbe prendere in mano la situazione durante o dopo il Consiglio dei Ministri previsto per mercoledì. “Sui giornali si leggono tante robe, magari verrà fissato a breve”, ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine del sopralluogo al cantiere delle opere di riqualificazione dell’Autodromo di Monza (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Previo accordo, dunque, l'Aula del Senato dovrebbe votare la nomina dei due... E' quanto apprende l'Adnkronos. (Virgilio)

01:10 Che tempo fa 11:10 Il Commissario Rex (1999/2000) Serie Tv Con Gedeon Burkhard Stagione V (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il vertice di maggioranza? "Ne hanno parlato solo i giornali. Non era previsto. (Civonline)

Pertanto, come si è convenuto nella capigruppo del Senato, sarà opportuno a settembre procedere a designazioni che vedono il Parlamento protagonista nel rispetto del pluralismo e del ruolo di tutte le aree politico-culturali del Paese. (Civonline)

Procedere alle nomine dei vertici Rai solo dopo la riforma della governance. L'appello è stato infatti firmato dai capigruppo in commissione di vigilanza rai di opposizione: Stefano Graziano (Pd), Dario Carotenuto (M5s), Maria Elena Boschi (Iv), Angelo Bonelli (Avs), Giuseppe De Cristofaro (Avs), Maria Stella Gelmini (Azione). (Tiscali Notizie)

Il previsto vertice a tre, Meloni-Tajani-Salvini, che avrebbe dovuto discutere non solo di Rai ma anche di altre questioni importanti come la data dell’election day nelle regionali d’autunno e la nomina del commissario europeo che spetta all’Italia, non si è più tenuto ma è stato spostato forse a domani a margine del consiglio dei ministri. (L'Eco di Bergamo)