Svimez, per il secondo anno Mezzogiorno cresce più del Centro-Nord
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Roma, 27 nov. – Nel 2024, il Mezzogiorno cresce per il secondo anno consecutivo più della media del Centro-Nord: +0,9% contro +0,7%. Si riduce tuttavia sensibilmente lo scarto di crescita favorevole al Sud rispetto al 2023, quando il Pil del Sud era cresciuto quasi un punto percentuale sopra la media del Centro-Nord. E’ quanto emerge dal Rapporto Svimez 2024, presentato oggi a Roma.La crescita più sostenuta del Mezzogiorno – si legge nel documento – è dovuta a una più robusta dinamica degli investimenti in costruzioni (+4,9% contro il 2,7% del resto del Paese) trainati dalla spesa in opere pubbliche del Pnrr. (Agenzia askanews)
Ne parlano anche altre fonti
Sassari. Nel mentre il Governo si propone con una legge di bilancio antisud, con norme e iniziative che sono inutili se non dannose per il mezzogiorno. (SARdies.it)
Leggi tutta la notizia Nord Italia per il secondo anno consecutivo. (Virgilio)
Nella prima metà del 2024, l’Italia ha raggiunto un livello di Pil che superava del 5,1% quello medio del 2019, con un divario positivo rispetto alle economie dell’area euro (+3,9%). Un risultato in aperta discontinuità rispetto alle riprese successive alla grande crisi finanziaria e alla crisi dei debiti sovrani. (ilSud24.it)
«Penso che il Mezzogiorno stia crescendo tanto, viene da stagioni di familismo e in cui il valore della formazione delle competenze non è stato mai tanto al centro del modello di sviluppo che si vedeva, ma vedo un nuovo Mezzogiorno tanto impegnato, con tanti giovani di qualità e tanti bravi amministratori». (ilmattino.it)
Lo fa per il secondo anno consecutivo ma mostrando segni di stanchezza che prospettano la possibilità di un nuovo sorpasso. L’economia del Mezzogiorno continua a crescere ad un ritmo superiore a quello del resto del paese. (Il Fatto Quotidiano)
Non solo spopolamento, ma un progressivo “degiovanimento” che colpirà soprattutto il Mezzogiorno, che perderà 813mila under 15, quasi un terzo di quelli attuali (-32,1%), mentre gli anziani con più di 65 anni aumenteranno di 1,3 milioni (+29%). (Tecnica della Scuola)