Roma, parapiglia per un contestatore alla presentazione del libro di Italo Bocchino: "Perché non fate parlare il pubblico?"

Roma, parapiglia per un contestatore alla presentazione del libro di Italo Bocchino: "Perché non fate parlare il pubblico?" Durante la presentazione del libro di Italo Bocchino, 'Perchè l'Italia è di destra' a cui erano presenti, tra gli altri, anche Gianfranco Fini e il presidente del Senato La Russa, un uomo si è avvicinato al palco chiedendo di poter dire la sua e denunciando il fatto che, per la prima volta in quello spazio, non sia stato dato al pubblico il diritto di intervento. (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

Roma, contestazione durante la presentazione del libro di Bocchino 04 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Secondo la Cgil di Roma e del Lazio, la decisione della direttrice è "senza precedenti e pericolosa, perché fa emergere un clima repressivo di ogni forma di dissenso e della libertà di espressione che non dovrebbe trovare legittimità in un'istituzione pubblica". (Fanpage.it)

Ignazio La Russa e Arianna Meloni lanciano la proposta al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. "Il libro di Italo Bocchino dovrebbe essere adottato nelle scuole – dice il presidente del Senato – "’Perché l'Italia è di destra’ è un libro di verità contro le bugie delle sinistra. (la Repubblica)

Roma, contestazione alla presentazione del libro di Italo Bocchino: "Mai successo che non sia data possibilità di intervento al pubblico"

Scuola, La Russa e Arianna Meloni consigliano a Valditara il libro di Bocchino per i programmi 03 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

"Mi piacerebbe che questo libro venisse distribuito nelle scuole, contro le bugie della sinistra, è un libro di verità, è un manuale, pensaci caro ministro per adottarlo", è la frase più forte, detta seriamente ma col sorriso sulle labbra, dal presidente del Senato Ignazio La Russa, al termine della (Secolo d'Italia)

Durante il firmacopie, l'uomo si è avvicinato a Bocchino, rimarcando il suo dissenso e battibeccando con l'ex senatore Domenico Gramazio. (Repubblica Roma)