Massacro a Jabalia, medici e pazienti intrappolati in ospedale, giornalisti uccisi in Libano e attacco all’Unifil
La guerra nella Striscia di Gaza ha un nuovo epicentro. Non più solo Rafah, Khan Younis, la città di Gaza, ma Jabalia, nel nord dell’exclave palestinese. Le forze israeliane considerano il campo profughi un obiettivo essenziale dell’operazione militare contro Hamas. Dall’inizio del conflitto, l’Idf ha puntato sulla roccaforte palestinese. È entrata e uscita dal campo profughi più volte con l’idea di avere sconfitto i rimanenti “battaglioni” di Hamas. (Il Riformista)
Ne parlano anche altri giornali
Per la Croce rossa «la situazione nel nord di Gaza è disastrosa» e «anche se si pensa che non possa andare peggio di così», aggiunge l’Unicef, «non c’è dubbio che peggiorerà». (il manifesto)
Ci sono anche tre giornalisti tra le otto persone uccise oggi in un attacco aereo israeliano su una scuola nel campo profughi di Shati, a ovest di Gaza City. (Il Mattino di Padova)
Secondo il ministero della Salute, controllato da Hamas, sono oltre 42.900 le persone morte dall’inizio della guerra tra Israele e i militanti palestinesi. Resta critica la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza mentre cresce il numero delle vittime. (RTL 102.5)
Le forze israeliane continuano l'offensiva nel nord della Striscia. Fonti locali riportano decine di vittime a Beit Lahia. Harris: "La guerra deve finire" PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
Le famiglie sfollate di Khan Younis stanno lottando per sopravvivere in tende e rifugi di fortuna tra le rovine della città devastata nel nord di Gaza dove Israele sta conducendo una pesante offensiva. (LAPRESSE)
Otto palestinesi, tra cui bambini e donne, sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti oggi, domenica 27 ottobre, in un raid aereo israeliano contro la scuola Asma che ospitava sfollati nel campo profughi di Al-Shati, a ovest di Gaza City. (Il Mattino di Padova)