Povia nell’occhio del ciclone: censurato dal sindaco di Nichelino in nome dei diritti LGBTQ+
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È accaduto nei giorni scorsi a Nichelino, alle porte di Torino. Se fosse un titolo di giornale potrebbe tranquillamente essere Il nichilismo di Nichelino. Cos’è accaduto? Il cantante Povia si sarebbe dovuto esibire all’interno di una festa patronale del comune della provincia di Torino. Dico si sarebbe dovuto esibire, da che alla fine non ha potuto farlo. Infatti, leggo sulla stampa: “è intervenuto direttamente il sindaco per impedire la partecipazione all’evento del cantante già vincitore del festival di Sanremo”. (Radio Radio)
La notizia riportata su altri giornali
Sulla vicenda è intervenuto anche il neo presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, che ha parlato senza mezzi termini di censura, attaccando duramente la scelta fatta dalla Giunta nichelinese: "La sinistra non perde il vizio di censurare chi la pensa diversamente, ma poi accusa la destra di violare i diritti democratici. (TorinOggi.it)
In Sicilia, invece, è stato (Secolo d'Italia)
Proprio come aveva fatto il cantautore domenica, quando aveva annunciato di essere stato cacciato «perché mi hanno appiccicato l’etichetta di destra». Continua a far discutere l’esclusione di Povia dalla festa patronale di Nichelino (Corriere TV)
"Tirano venti di odio. Tanti democratici si riempiono di parole di libertà, democrazia e inclusione e poi escludono chi ha un pensiero diverso dal loro" aveva denunciato cantante Povia, spiegando di essere stato estromesso dal palinsesto dell'organizzazione a contratto firmato. (La Repubblica)
Continua il botta e risposta tra Giampiero Tolardo, primo cittadino di Nichelino, e il cantante Povia per via dell’esclusione di quest’ultimo dalla festa patronale in cui, l’artista, si sarebbe dovuto esibire il prossimo 20 settembre. (Il Fatto Quotidiano)
«Censura» oppure «libertà di scelta»? Sono passati tre giorni da quando il cantautore Giuseppe Povia, noto per le sue posizioni controverse sui vaccini, sull’Euro, sull’aborto ha denunciato sui social di aver subito la cancellazione di 40 concerti (senza precisarne, però, l’arco temporale) per le tematiche delle sue canzoni «che nessuno mette più in musica perché altrimenti appunto ti si chiudono le porte». (Corriere della Sera)