Rete unica Tlc: FiberCop e Open Fiber ai ferri corti
Articolo Precedente
Articolo Successivo
«Siamo pronti a ragionare su una rete unica perché la struttura attuale non è ottimale», l'amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco, torna su uno dei più importanti dossier sul tavolo del governo e soprattutto degli azionisti delle due wholesale company Open Fiber e FiberCop. Per Open Fiber ci sono Cdp e il fondo australiano Macquarie rispettivamente al 60 e al 40 per cento, mentre è più nutrita la compagine di FiberCop che vede come principale azionista il fondo australiano Kkr con il 37,8 per cento e a seguire il fondo pensione Canada Cppib e il fondo sovrano Adia di Abu Dhabi entrambi con il 17,5 per cento, il ministero dell’Economia e delle Finanze con il 16 per cento e il restane 11,2 per cento è in capo al fondo infrastrutturale italiano F2i (Domani)
Ne parlano anche altri giornali
Si sta discutendo di come farle sposare, ma per il momento rimangono rivali. (il Giornale)
Tlc: Gola, switch off a 2030 irrealizzabile, usare voucher per clienti e operatori (Il Sole 24 ORE)
Fibercop ha detto al governo italiano di essere pronta a prendere in mano il lavoro di copertura in fibra assegnato ad Open Fiber per accelerare sul piano per la banda ultralarga finanziato con i fondi del Pnrr e su cui l’Italia ha accumulato un ritardo. (CorCom)

Che il Piano Italia 1 Giga sia in ritardo non è certo una novità. Il progetto da 3,4 miliardi di euro per la copertura a banda ultralarga di quasi 3,5 milioni di numeri civici nelle cosiddette aree grigie, quelle dove è presente un solo operatore, è fermo al 43,7% al 28 febbraio. (Key4biz)
Mentre l'ad di Open Fiber spiega che lo switch off al 2030 (dal rame alla fibra) è irrealizzabile, pertanto auspica l'utilizzo di voucher per clienti e operatori, FiberCop si candida a rilevare i lotti nelle aree grigie assegnati ad Open Fiber. (Startmag)
Lo scontro nel mercato della fibra in Italia si fa sempre più aspro. Fibercop, fa sapere oggi il Sole 24 Ore, sferra il suo secondo attacco nel giro di tre giorni nei confronti di Open Fiber, con una richiesta di accesso agli atti che riguarda i fondi assegnati all’operatore controllato da CDP (60%) e Macquarie (40%) con la legge di bilancio del 2024 da parte del Governo e relativi al riequilibrio finanziario del Piano Bul delle aree bianche. (Key4biz)