Come firmare il Referendum cittadinanza, cos’è e cosa vuole cambiare
Il referendum sulla cittadinanza è stato lanciato da +Europa e una serie di associazioni: non chiede di introdurre lo Ius scholae o lo Ius soli, ma di accorciare il tempo minimo di residenza in Italia per avere la cittadinanza, da dieci a cinque anni. Le firme raccolte sono quasi 150mila, ma c'è tempo solo fino al 30 settembre per superare le 500mila. (Fanpage.it)
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Il documento è stato sottoscritto dal sindaco di Verona, Damiano Tommasi e lanciato da +Europa e da una serie di associazioni. Il quesito Il quesito chiede di dimezzare il termine, com'era previsto dalla legislazione prima del 1992 e com'è stabilito in diversi altri Stati Ue. (ilgazzettino.it)
Prepariamoci al nuovo rito politico di primavera: i referendum. Nel 2025, «in una domenica compresa tra il 15 aprile ed il 15 giugno» come prescrive la legge, e sempre che la Corte Costituzionale non abbia da ridire, gli italiani saranno chiamati ai seggi per votare nuovi quesiti abrogativi: due, probabilmente tre, visto come stanno andando le cose con l’ultimo arrivato. (Liberoquotidiano.it)
La normativa attualmente in vigore stabilisce che la cittadinanza italiana possa essere concessa al cittadino straniero legalmente residente nel territorio della Repubblica da almeno dieci anni. Il quesito proposto dal referendum chiede invece di dimezzare tale termine, riportandolo a cinque anni, com’era previsto dalla legislazione prima del 1992 e com’è stabilito in diversi altri Stati UE. (Daily Verona Network)
Questo dimostra due cose: primo, che c’è una volontà enorme di cambiare la legge sulla cittadinanza ingiusta, crudele e incivile; secondo, che gli italiani sono molto più avanti dei vari Meloni, Salvini, Vannacci e Tajani che invece vorrebbero leggi più dure per chi è nato, cresciuto, istruito e vive stabilmente in Italia”. (Civonline)
La legge sulla cittadinanza in Italia risale al 1992, quest’estate il tema è tornato d’attualità e si stanno raccogliendo le firme per un referendum propositivo (entro il 30 settembre). Il dibattito politico è invece ancora schiacciato sulla confusione tra status giuridico e pretesa “italianità”, un concetto molto pericoloso. (sbilanciamoci.info)
Io penso che è una delle cose che potrebbe riportare un po’ di giustizia, fotografare il cambiamento di un paese e consentire a chi sta in Italia, vive e ha relazioni qui, di avere gli stessi diritti degli altri. (la Repubblica)