Sydney Sibilia: "Per capire gli 883 devi partire dal punk. La nostra serie è venuta bene perché è sincera"

A 42 anni, Sydney Sibilia è uno dei registi più apprezzati e riconosciuti della sua generazione. Dopo aver diretto la trilogia di Smetto quando voglio, L'incredibile storia dell'Isola delle Rose e Mixed by Erry è al debutto come ideatore e regista di una serie tv su Sky con Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883. Che parla appunto della nascita di una delle band italiane più popolari di sempre, quegli 883 fondati da Max Pezzali e Mauro Repetto (Today.it)

Su altre fonti

O forse non osava proprio crederci. Non aveva grandi sogni Max Pezzali. (Corriere della Sera)

Arriva l’11 ottobre, in esclusiva su Sky e in streaming su Now, “Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883” di Sydney Sibilia. “Di Mauro mi ha colpito il suo essere un po’ puro, cioè non ha secondi fini”, ha detto a FqMagazine Giuggioli. (Il Fatto Quotidiano)

Racconta la storia di Max Pezzali e Mauro Repetto e le origini del loro successo inaspettato, la serie di Sydney Sibilia "Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883" (Sky Original prodotta da Sky Studios e da Groenlandia), dall'11 ottobre su Sky e in streaming su NOW. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Hanno ucciso l'Uomo Ragno: la nuova serie di Sky è un «racconto universale» di musica e amicizia

Stiamo parlando di Hanno ucciso l’Uomo Ragno, nuova serie Sky Original prodotta da Sky Studios e da Groenlandia, dedicata alla storia degli 883, Max Pezzali e Mauro Repetto. A curarla è Sydney Sibilia, regista e produttore che continua a portare uno stile caratteristico ed efficace nell’entertainment italiano e probabilmente l’unica persona che davvero poteva trasporre questa storia sul piccolo schermo. (Orgoglionerd)

La prima è che nel racconto non c’è alcuna prosopopea, anzi, quasi fino alla fine rimane la storia di due ragazzi qualsiasi, incredibilmente qualsiasi, due simpatici e sf… Il che ha numerose positive implicazioni. (la Repubblica)

Al di là del fatto che immergersi negli anni Novanta ha portato i due protagonisti a confrontarsi con una serie di strumenti di cui avevano sentito solo parlare - come il telefono a gettoni e le musicassette -, la sfida più grande che Hanno ucciso l'Uomo Ragno ha dovuto affrontare è stata proprio la scelta di due attori credibili e complici nei panni di Pezzali e Repetto. (Vanity Fair Italia)