81. Mostra Internazionale D'Arte Cinematografica: Leone d’Oro a “The Room Next Door” di Pedro Almodóvar

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Questa edizione del Festival del Cinema ha stupito fino all’ultimo giorno. Il Red Carpet è nuovamente stato varcato da celebrities di altissimo livello. Sul tappeto rosso il cast del film “April” di Dea Kulumbegashvili, gli attori che hanno partecipato alla pellicola “Iddu (Sicilian Letters)”, che racconta in maniera libera la vicenda di Matteo Messina Denaro, con Toni Servillo, Elio Germano, Vincenzo Ferrera e i registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. (Radio Monte Carlo)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il prestigioso riconoscimento va dunque all'avvincente storia di due amiche di vecchia data (interpretate da Julianne Moore e Tilda Swinton) che riprendono il rapporto a distanza di molti anni. Dopo aver visionato i 21 film in competizione, la giuria – presieduta da Isabelle Huppert – ha assegnato il Leone d’Oro per il miglior film a The room next door del regista spagnolo Pedro Almodóvar. (Sky Arte)

Sembra incredibile che Pedro Almodòvar abbia dovuto arrivare alla soglia dei settantacinque anni (li compie il 25 settembre) per conquistare il suo primo Leone d’oro, perché quello che ha ricevuto per la carriera non conta. (L'HuffPost)

La stanza accanto vince il Leone d’oro, Pedro Almodóvar per la prima volta si aggiudica il riconoscimento più ambito (alla Mostra di Venezia aveva ricevuto il Leone alla Carriera). Pronostico rispettato. (Famiglia Cristiana)

aveva ottenuto il Leone alla carriera proprio a Venezia, ricevendo il premio ha lanciato un appello affinché "morire con dignità sia un diritto fondamentale". Anche l'Italia festeggia in quest'edizione, con il Leone d'argento, Gran Premio della Giuria, a "Vermiglio" di Maura Delpero, la storia di una famiglia durante la Seconda guerra mondiale girato nella Val di Sole. (Il Sole 24 ORE)

Ed è forse anche il premio meglio attribuito da una giuria di ottimi registi e di una presidente che certo non ama sottostare a nessuno. Pedro Almodóvar vince Venezia 81, con “The room next door”, film bello e commovente su un tema generalmente spinoso, ma essenziale nella vita di ognuno di noi: il diritto di morire serenamente, quando tutto è spacciato. (ilgazzettino.it)

Ma non rinuncia all'ironia: «Una volta che ce l'hai diventi dipendente. Non potrò più vivere senza tenerlo accanto». (ilmattino.it)