Angelo Burzi, ex consigliere regionale suicida, in una lettera: «Io sono innocente»

Forza Italia Imprenditore e politico di lungo corso, Burzi aveva contribuito a far nascere Forza Italia in Piemonte nel 1993.

C’è stata una inspiegabile differenza di risultati — sostiene l’ex governatore leghista ora in Forza Italia —.

«Sono senza parole», afferma commosso il viceministro dello Sviluppo economico, anche lui di Forza Italia, Gilberto Pichetto

Cota: «Non si dava pace». «Io sono innocente, vittima di una ingiustizia». (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

C’è stata una inspiegabile differenza di risultati — sostiene l’ex governatore leghista ora in Forza Italia —. Osvaldo Napoli, deputato, anche lui ex azzurro e ora in Coraggio Italia, ricorda Burzi come «un politico integerrimo, un uomo di assoluta integrità personale. (Corriere della Sera)

Tanti, troppi per chi sperava di vedersi riconsegnare, come fosse solo una valigia smarrita, la propria onestà. Naturalmente, l'iter non era ancora concluso perché già s'intravedeva all'orizzonte un nuovo round in cassazione e poi, chissà, un altro passaggio in appello. (ilGiornale.it)

Ma nonostante il cumulo delle due pene Burzi non sarebbe andato in carcere: avrebbe potuto chiedere misure alternative. Oggi il procuratore generale Francesco Saluzzo, in risposta quanti hanno accusato la magistratura di "processo politico" e "persecuzione giudiziaria", ha diffuso un duro comunicato. (La Repubblica)

Morto suicida Angelo Burzi, la lunga carriera politica. Laureato in ingegneria elettronica, Burzi aveva alle spalle una carriera politica quasi trentennale. Morto suicida Angelo Burzi, la condanna per la vicenda Rimborsopoli. (Notizie.it )

Nel 1995 è stato eletto in Consiglio regionale e due anni è dopo diventato assessore al Bilancio della giunta guidata da Enzo Ghigo. La carriera politica – Angelo Burzi, liberale vecchio stampo, è stato uno dei fondatori di Forza Italia in Piemonte (Il Fatto Quotidiano)

Saluzzo: «I magistrati non hanno né amici né nemici». «Nei casi nei quali quella finalità, quella caratterizzazione non è stata provata vi è stato processo e, nella più parte dei casi, condanna. Morte Burzi, la “difesa” del procuratore generale di Torino Francesco Saluzzo. (Il Dubbio)