Il “patriarcato”, Cecchettin e gli immigrati: perché Valditara dice il vero
La prima cosa che non si capisce, e non si capisce perché non ha senso, è per quale motivo uno che ha avuto una disgrazia come una figlia trucidata, debba diventare maestro di pensiero. Così, per automatismo, corroborato da sovraesposizione mediatica. Gino Cecchettin lancia in grande stile una sua fondazione in memoria della figlia Giulia e intervengono tutti, lo ascoltano, magari predicare il contrario che nella vita di prima, diventa una fonte di saggezza indiscutibile anche quando parla di cose che non sa. (Nicola Porro)
Ne parlano anche altre fonti
Violenza donne, Carfagna: “Valditara su migranti? Statistiche dicono altro” 19 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Giorgia Meloni difende il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara e il sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro, al centro delle polemiche per alcune dichiarazioni, e rivendica il sostegno a Donatella Tesei in Umbria, facendo buon viso a cattivo gioco: "Ogni tanto fa anche bene perdere per mantenere i piedi per terra". (Tiscali Notizie)
Cosa intende? «Che il ministro ha parlato di soprusi, di violenze, di prevaricazione. Mi sembra solo una questione di nomenclatura. (Corriere della Sera)
Ha affermato anche che «è una visione ideologica quella che vorrebbe risolvere la questione femminile lottando contro il patriarcato» sottolineando che la via giusta per contrastare la violenza è quella «concreta, ispirata ai valori costituzionali». (Corriere della Sera)
“Non mi aspettavo quelle parole”, ha dichiarato Cecchettin a Radio24, “pensavo a un messaggio rivolto ai giovani sui valori”. Gino Cecchettin, padre di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato, torna a esprimere il suo disappunto riguardo alle parole del Ministro Valditara pronunciate durante la presentazione della Fondazione intitolata alla figlia. (Orizzonte Scuola)
“Il contesto era sbagliato, il luogo, il momento non erano adatti. (Il Fatto Quotidiano)