Giornalismo, la Ue si dice preoccupata dall’indipendenza della Rai
L’indipendenza del giornalismo italiano, in particolare quello pubblico, preoccupa le istituzioni comunitarie. In una conversazione con un gruppo di giornali europei, tra cui Il Sole 24 Ore, il commissario alla Giustizia Didier Reynders ha richiamato l’attenzione delle autorità italiane sul tema del finanziamento della Rai, in un contesto europeo segnato da una libertà di stampa sempre più in pericolo e una democrazia sempre più a rischio. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altre testate
Il rapporto annuale della Commissione Europea sullo Stato di diritto è molto critico con l’Italia. Il documento era stato congelato alla vigilia del voto per le elezioni europee. (Open)
BRUXELLES (Trentino)
Dalla riforma costituzionale che introduce il premierato alla riforma della Giustizia proposta dal Ministro Nordio, ma anche la "norma Costa" che vieta la pubblicazione di atti giudiziari, la mancanza di misure a sostegno della libertà di stampa e l'assenza di una regolamentazione sul conflitto di interessi. (QuiFinanza)
Gli stakeholder hanno riferito di attacchi verbali da parte di alcuni media e politici contro le organizzazioni, soprattutto quelle che svolgono attività umanitarie, e di episodi di violenza contro i manifestanti da parte della polizia". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
In Italia "i giornalisti continuano ad affrontare diverse sfide nell'esercizio della loro professione" e il governo è chiamato a "proseguire l'iter legislativo sul progetto di riforma sulla diffamazione, la tutela del segreto professionale e delle fonti giornalistiche, evitando ogni rischio di impatti negativi sulla libertà di stampa e garantendo che tenga conto delle norme Ue sulla tutela dei giornalisti". (Il Messaggero Veneto)
Tra tutti i paesi, maglia nera all’Ungheria Come previsto dalle anticipazioni delle scorse settimane, nel ‘Country Repor’, la relazione sullo stato di diritto della Commissione Ue sono arrivate diverse raccomandazioni all’Italia, con una particolare attenzione sulla tutela per l’indipendenza dei media, considerata sempre più a richio. (Primaonline)