Chiara Petrolini, parla il papà dei neonati uccisi: «Ci eravamo lasciati, poi ci sono ricascato. Così lei mi ha nascosto tutto»

«Come ho fatto a non accorgermene? Lei era normale, non cambiava mai. Dal giorno che ci siamo fidanzati fino all’ultimo non l’ho mai vista cambiata, mai vista star male». A parlare, per la prima volta in pubblico, è l’ex fidanzato di Chiara Petrolini, la 22enne di Traversetolo arrestata con l’accusa di aver ucciso e sepolto due neonati a distanza di poco più di un anno nel giardino di casa. Due bimbi il cui padre sarebbe stato proprio lui, il ragazzo ignaro di tutto che stasera per la prima volta parla in un’intervista a Le Iene (Open)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ecco perché i magistrati hanno presentato appello al Tribunale del Riesame di Bologna contro l'ordinanza del 19 settembre con cui il Gip di Parma ha disposto i domiciliari per la 21enne studentessa di Scienze dell'Educazione di Traversetolo (Parma), indagata per omicidio premeditato e soppressione di cadavere nella vicenda dei due neonati morti e sepolti nel giardino della sua villetta e ha chiesto che la ragazza, ai domiciliari dal 20 settembre, sia mandata in carcere. (leggo.it)

La procura di Parma ha chiesto il carcere per Chiara Petrolini, la giovane di Traversetolo (Parma) accusata di aver partorito e poi seppellito i suoi due figli nel giardino dell'abitazione dove viveva con i genitori e il fratello. (Sky Tg24 )

La Procura di Parma ha presentato appello sull'ordinanza del 19 settembre scorso che aveva disposto la misura degli arresti domiciliari per Chiara Petrolini, la 21enne studentessa protagonista della... (Virgilio)

Getting your Trinity Audio player ready... La Procura di Parma torna a chiedere che Chiara Petrolini vada in carcere: i domiciliari non bastano e per i pm non c'è garanzia sulla riuscita della misura se vive con "gli stessi genitori che non si sono accorti di nulla" (Dire)

La giovane, su ordine del gip che, è agli arresti domiciliari che nell’ordinanza ha evidenziato il “disprezzo per la vita umana” dell’indagata ma ha ritenuto che la misura fosse sufficiente. (Il Fatto Quotidiano)

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