Lego, una montagna di plastica per una valanga di utili
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Benvenuti su Outlook, la newsletter di Repubblica che analizza l'economia, la finanza, i mercati internazionali. Quello che so sui mercati finanziari e l’economia l’ho imparato lavorando per una delle principali Sim di Piazza Affari, le società che comprano e vendono i titoli in Borsa per i grandi investitori. L’ho portato con me quando sono diventato giornalista di Repubblica dove, tra le altre cose, mi sono occupato di inchieste e grandi scandali come quello di Parmalat, contribuendo a smascherare i suoi bilanci falsi. (la Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
L'obiettivo è eliminare del tutto la plastica prodotta con combustibili fossili entro il 2032. Il ceo Niels Christiansen ci riprova dopo il precedente tentativo con le bottiglie riciclate. (Lettera43)
Anche lo scorso anno l'azienda danese stava perseguendo un progetto ambizioso di questo genere. Lego ha annunciato un ambizioso piano per rendere i suoi iconici giocattoli più ecologici. Il colosso danese ha dichiarato che entro il 2026 punta a usare plastica da materiali rinnovabili e riciclati per produrre almeno la metà dei mattoncini e ridurre così drasticamente la sua dipendenza dai combustibili fossili. (WIRED Italia)
Lo ha dichiarato il ceo dell’azienda danese, Niels Christiansen, presentando un bilancio semestrale record, con un balzo del 26% degli utili operativi, in controtendenza rispetto ai concorrenti Mattel e Hasbro. (Il Sole 24 ORE)
I ricavi del colosso svedese passano a 31 miliardi di corone, con profitti netti a 6 miliardi. Il gruppo scandinavo, che non pubblica i risultati divisi per Paese, registra una crescita robusta specialmente nelle Americhe e in Europa, benché prosegua massiccio l’investimento sui nuovi negozi in Cina e più in generale in Asia. (retail&food)
Stiamo ovviamente parlando di LEGO, che per voce del suo CEO, Niels B. Negli ultimi due anni il mercato dei giocattoli non se la sta cavando benissimo. (SmartWorld)
Il colosso danese ha dichiarato che entro il 2026 punta a utilizzare plastica derivata da materiali rinnovabili e riciclati per produrre almeno la metà dei suoi prodotti, riducendo così in modo drastico la sua dipendenza dai combustibili fossili. (QuiFinanza)