Kemi Badenoch, la prima leader nera anti woke dei Tory britannici

Ha fatto la storia il 2 novembre diventando la prima donna nera a capo del partito Conservatore britannico, prendendo il posto di Rishi Sunak, dopo la batosta elettorale del 4 luglio. Ammiratrice di Donald Trump, Kemi Badenoch si definisce «anti gender» «anti woke» e sostenitrice della Brexit, e la sua aspirazione è diventare alle prossime elezioni la prima aspirante premier nera di qualunque forza politica nella storia del Regno Unito (Io Donna)

Su altri giornali

I principi a cui si riferisci sono quelli che vogliono misure sempre più rigide contro l'immigrazione, Badenoch infatti ha approvato il discusso (e mai avviato per i ricorsi legali) piano per il trasferimento delle persone migranti in Ruanda, aveva votato nel 2016 per uscire dall'Unione Europea e oggi, anche se continua ad essere pro Brexit, ha riconosciuto alcuni limiti di quella scelta. (Vanity Fair Italia)

Le narrazioni storiche e culturali dominanti hanno spesso escluso o marginalizzato le esperienze delle donne, in particolare quelle nere e latinoamericane. Comprendere le dinamiche di potere in società richiede un’analisi critica che riconosca le storie non raccontate e le voci messe a tacere. (IlSudest)

Il primo politico di colore e la quarta donna ad arrivare alla guida dei Tory, i conservatori britannici, Kemi Badenoch è già stata ribattezzata la nuova Lady di Ferro. L’epiteto che fu di Margaret Thatcher, da cui la 44enne Badenoch prende il piglio duro e idee molto severe sulla politica interna. (DiLei)

LA NUOVA LEADER DEI TORY PARLA DI LIBERISMO

LONDRA Si chiama Kemi Badenoch, ha 44 anni ed è la nuova leader del partito conservatore britannico. Olukemi Olufunto Adegoke, questo il suo nome alla nascita, è la prima persona di colore a ricoprire questo incarico e la quarta donna nella storia dei Tory dopo Margaret Thatcher, Theresa May e Liz Truss. (ilmessaggero.it)

Questo successo le assegna la responsabilità di guidare i Tories in un momento particolarmente difficile, dopo la loro sconfitta elettorale più devastante di sempre, avvenuta lo scorso luglio, che ha posto fine a 14 anni di governo conservatore. (Avanti Online)

Con l’aggiunta, peraltro, del consueto corollario ideologico foriero di una grammatica all’insegna della sostenibilità, dell’inclusione e dell’equosolidarismo a senso unico. Se ci trovassimo nel campo della sinistra, quanto detto finora sarebbe più che sufficiente per fornire un’aurea di santità laica alla suddetta. (L'Opinione delle Libertà)