Corea del Sud, l'ex ministro della Difesa tenta il suicidio. Perquisito l'ufficio del presidente Yoon

La Corea del Sud è sprofondata del caos da oltre una settimana, da quanto il presidente Yoon Suk Yeol ha tentato quello che da più fronti viene definito un colpo di Stato imponendo le leggi marziali, revocate una manciata di ore dopo. La situazione non è più tornata alla normalità e in queste ore si stanno registrando gli strascichi di quell'azione, con la perquisizione della polizia coreana negli uffici del presidente. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Al momento del raid il presidente Yoon, formalmente ancora in carica, non era presente e secondo l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap ci sarebbe stato un confronto acceso tra i diciotto agenti di polizia e le guardie di sicurezza presidenziali. (il manifesto)

“Le istituzioni della Corea del Sud hanno retto e la società civile ha dimostrato ancora di non essere disposta ad accettare presidenti che rifuggono dalle loro responsabilità”. Parola di Francesca Frassineti, docente di storia dell’Asia orientale contemporanea presso la Ca’ Foscari e ricercatrice dell’ISPI. (Il Fatto Quotidiano)

Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, in un nuovo messaggio televisivo alla nazione, ha difeso il suo decreto di legge marziale come atto di governo e ha negato le accuse di ribellione. (Corriere della Sera)

Corea del Sud, l'ex ministro della Difesa ha tentato il suicidio in carcere

Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol torna in tv nove giorni dopo il fallito blitz con l’annuncio dell’istituzione della legge marziale e l’invio dell’esercito per bloccare il parlamento. (la Repubblica)

L’ex ministro della Difesa sudcoreano, è finito ufficialmente in arresto martedì, pochi giorni dopo aver rassegnato le dimissioni. Attimi di paura per Kim Yong-hyun. (L'Opinione)

. Il ministro della Difesa Kim Yong-hyun ha rassegnato le dimissioni giovedì scorso, con l'arresto che è arrivato soltanto martedì. Kim Yong-hyun, ex ministro della Difesa sudcoreano, ha tentato di togliersi la vita prima di essere formalmente arrestato per il suo ruolo nell'operazione di legge marziale. (Today.it)