Il giovane arrestato per la morte di Andrea, parla il legale: "E’ molto provato per quello che sta accadendo attorno a lui"

Il giovane arrestato per la morte di Andrea, parla il legale: E’ molto provato per quello che sta accadendo attorno a lui

PERUGIA. "È molto provato per tutto quello che sta accadendo attorno a lui" il diciottenne romano agli arresti domiciliari per induzione o aiuto al suicidio nell'ambito delle indagini sulla morte a Perugia dello studente universitario lancianese Andrea Prospero. Lo ha detto all'Ansa il suo difensore, Alessandro Ricci. Venerdì 21 marzo, di mattina, il giovane comparirà davanti al gip del capoluogo umbro per l'interrogatorio di garanzia. (Il Centro)

Ne parlano anche altri giornali

Si sarebbe ucciso dietro istigazione di un ragazzo Andrea Prospero, lo studente universitario abruzzese di 19 anni scomparso il 24 gennaio e trovato morto in un bed & breakfast di Perugia lo scorso 29 gennaio. (Fanpage.it)

Una rete che nel virtuale si sarebbe conosciuta e che nel virtuale avrebbe messo in atto truffe più o meno consistenti. E, secondo la Procura del capoluogo umbro, istigato al suicidio da un 18enne romano, conosciuto sempre online, che lo avrebbe "accompagnato", messaggio dopo messaggio, a superare le ultime reticenze e a morire per effetto dell’ossicodone ingerito. (LA NAZIONE)

Gli inquirenti cercano di capire perché nella stanza del 19enne morto per l'assunzione di oppiacei fossero presenti tutti quei dispositivi digitali. Resta aperta l'ipotesi che fosse in qualche modo legato ad attività criminose. (Sky Tg24 )

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LANCIANO. In questo passaggio dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, il gip del tribunale di Perugia, Margherita Amodeo, inchioda il diciottenne romano alle sue responsabilità nella morte dello studente lancianese. (Il Centro)

LANCIANO. C’è un terzo ragazzo nella chat dell’orrore dove Andrea Prospero riceveva incoraggiamento e indicazioni per farla finita. I messaggi, risalenti alla mattina del 24 gennaio, giorno della scomparsa e della morte dello studente lancianese, hanno già incastrato Emiliano Volpe, diciottenne romano con piccoli precedenti, finito agli arresti domiciliari per istigazione al suicidio. (Il Centro)

Nell'ambito dell'inchiesta sul suo decesso risultano indagate due persone: la prima, di soli 18 anni e accusata di istigazione al suicidio, avrebbe convinto Prospero a mandare giù le benzodiazepine che ne hanno poi causato la morte; mentre la seconda, sempre 18enne, è indagata per aver venduto gli psicofarmaci allo studente della facoltà di Informatica di Perugia (Fanpage.it)