"Le auto cinesi costruite qui saranno un prodotto italiano"

Il ministro Adolfo Urso Si chiama «Made in Italy» la possibile mossa decisiva di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e, appunto, del Made in Italy, per convincere i big dell'auto cinesi a insediarsi con un impianto nel nostro Paese. La concessione di tale privilegio alle Case auto cinesi avrebbe anche l'obiettivo di far compiere un salto di qualità al partnerariato commerciale con Pechino, al ventesimo anno, e di sfruttare la loro «tecnologia» per lo sviluppo dell'economia green e per l'automotive. (il Giornale)

La notizia riportata su altri giornali

Che effetti concreti avranno i dazi fino al 37% imposti dalla Ue sulle auto elettriche cinesi a partire dal 5 luglio? Per ora nessuno, perché le auto in arrivo nelle concessionarie sono state già sdoganate nelle settimane scorse. (Vaielettrico.it)

Il 4 luglio sono entrati in vigore i dazi compensativi e provvisori dell'Unione Europea sulle auto elettriche prodotte in Cina. Dazi variabili tra i costruttori la cui produzione in Cina è esportata in Europa, dazi che si aggiungono al 10% già in vigore finora. (Auto.it)

Per il momento, invece, i vertici del brand rumeno Dacia, di proprietà della Renault, hanno dichiarato che non aumenteranno i prezzi della citycar elettrica Spring che viene prodotta negli impianti di eGT New Energy Automotive a Shiyan, proprio in Cina. (SicurAUTO.it)

Auto elettriche, cosa dice l’indagine Ue sulla “minaccia cinese”

Produttori cinesi di auto in Italia? Torino potrebbe essere una "testimonial". Lo ha detto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, che intervenendo al Forum in Masseria, in Puglia, ha ribadito la posizione del Governo: "Ci auguriamo e lavoriamo perché un produttore cinese di auto lo faccia in Italia". (TorinOggi.it)

I dazi varieranno a seconda dei produttori: Byd 17,4%, Geely 19,9%, Saic Motor (la più danneggiata) 37,6%. I produttori cinesi di automobili elettriche (Ev), dopo l’ufficializzazione dei dazi anti-dumping decisi dalla Commissione europea , pensano più a una battuta d’arresto che a una scelta definitiva in chiave «protezionista». (Il Sole 24 ORE)

La Commissione Europea, adesso, ha reso pubbliche le conclusioni della sua indagine durata ben nove mesi a proposito dei sussidi statali, gli aiuti “scorretti”, ricevuti dai produttori cinesi. Da alcuni giorni è arrivata l’ufficiale introduzione dei nuovi dazi sulle auto elettriche cinesi. (ClubAlfa.it)