Merkel: “Aver offerto la Nato all’Ucraina fu una dichiarazione di guerra a Mosca”

“Il fatto che la Nato abbia offerto a Georgia e Ucraina la prospettiva di un impegno generale per l’adesione è stato, per Putin, un sì all’adesione alla Nato, una dichiarazione di guerra”. Sono le riflessioni che l’ex cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha messo nero su bianco nel suo libro di memorie Libertà. Il volume, oltre … (Il Fatto Quotidiano)

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Ha messo fine al suo lungo silenzio, ed è un ritorno rumoroso, che potrebbe rappresentare un guaio non da poco per il suo successore, Olaf Scholz. Per la prima volta l’ex cancelliera rivela il retroscena di una delle sue decisioni più controverse: quella di aver bloccato l’adesione dell’Ucraina alla Nato al vertice di Bucarest del 2008. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

«Dissi no all’Ucraina, e non cambio idea»: lo scrive Angela Merkel nelle memorie che saranno in libreria il 26 novembre (Kiepenheur&Witsch; 700 pag.;38 euro). Ma già escono le prime anticipazioni. Nel 2008 al vertice di Bucarest, ricorda di aver votato contro l’ingresso immediato dell’Ucraina e della Georgia nella Nato. (Italia Oggi)

Angela Merkel ha avuto la responsabilità del governo della Germania per sedici anni, durante i quali, con il suo operato e il suo atteggiamento, ha segnato la politica tedesca, europea e internazionale. (ISPI)

Kiev nella Nato, Merkel disse no. “Come dichiarare guerra allo zar”

Dopo il famoso“mezzogiorno di fuoco” al vertice di Bucarest del 2008 in cui si oppose fermamente all’ingresso dell’Ucraina nella Nato, caldeggiato fortemente dal presidente degli Stati Uniti dell’epoca George W. (Il Fatto Quotidiano)

Angela Merkel rivela retroscena sulla sua lunga carriera politica e analizza le scelte chiave che hanno segnato la geopolitica internazionale. Con una prospettiva sincera e critica, Merkel racconta i momenti più complessi del suo mandato, offrendo una visione unica sulla politica internazionale. (Ultima Voce)

In alcuni estratti del libro, pubblicati dal settimanale tedesco Die Zeit, la 70.enne afferma di aver inizialmente frainteso Trump durante il loro primo incontro nel 2017 nello Studio Ovale della Casa Bianca, dove il tycoon tentò di «umiliarla» rifiutandosi di stringerle la mano davanti ai fotografi intenti a immortalare il loro incontro: «Invece di tollerarlo stoicamente, gli ho sussurrato che avremmo dovuto stringerci di nuovo la mano. (Corriere del Ticino)