Balneari, Unimpresa: rischio speculazioni sulle concessioni nei piccoli porti

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Il Sole 24 ORE INTERNO

«La scadenza delle concessioni marittime e balneari , fissata per il 31 dicembre prossimo, corre il rischio di trasformarsi in un grande giro d’affari per pochi, grandi soggetti, a danno dei piccoli imprenditori locali. Negli approdi o nei porti turistici, infatti, in virtù della legge Burlando, le amministrazioni comunali potrebbero assegnare in blocco, a un solo soggetto, tutte le concessioni in vigore, creando, in buona sostanza, monopoli di fatto che garantirebbero al nuovo titolare di tutte le licenze una inaccettabile posizione dominante». (Il Sole 24 ORE)

Su altri giornali

È generosissima la prova di affetto dei clienti abituali dello stabilimento sulla riviera nord. In piccoli gruppi, rigorosamente ambosessi si sono posizionati sotto il trespolo con il secchio in sospensione. (ilmessaggero.it)

Il bicchiere è mezzo pieno: dopo un lavoro lungo e certosino condotto tra Roma e Bruxelles, il governo Meloni è arrivato alla stesura di un testo che contiene l'attesa riforma delle concessioni balneari. (il Giornale)

Svolta imminente sulle concessioni balneari. Il testo, di cui dà notizia Il Sole 24 Ore, prevede una proroga fino al 30 settembre 2027 per le concessioni già oggi in regime di proroga (la stragrande maggioranza) con l'obbligo di avviare le gare entro il mese di giugno dello stesso anno. (Today.it)

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 2 settembre 2024 15:31:17 (Il Vescovado Notizie)

Concessioni Balneari: proroga fino al 2027, poi gare aperte Una proroga “intelligente” L’intesa, come riporta “Il Sole 24 Ore”, raggiunta al termine di un vertice di maggioranza, prevede una proroga più lunga del previsto per i gestori, ma con un escamotage: i Comuni potranno anticipare le gare se lo riterranno opportuno. (Positanonews)

Condizionale d’obbligo, visto il difficile confronto con Bruxelles che, sul tema, ha già aperto una procedura d’infrazione ed è pronta a darle seguito se l’Italia continuasse a violare la direttiva Bolkestein sulla concorrenza. (quotidianodipuglia.it)