L'uragano Beryl semina morte e distruzione ai Caraibi: «Sembrava l'Armageddon»
Secondo gli esperti, la perdita di vite umane e i danni causati da Beryl mostrano le conseguenze delle temperature più calde nell’Oceano Atlantico. Per gli scienziati, questo eccessivo calore è un segno rivelatore del cambiamento climatico causato dall'uomo, che alimenta condizioni meteorologiche più estreme rispetto al passato. L'uragano ha attraversato acque con temperature comprese tra i 28 e i 30 gradi, le quali hanno fornito energia al fenomeno meteorologico, potenziandolo eccezionalmente. (Corriere del Ticino)
Se ne è parlato anche su altri media
L'uragano Beryl si è abbattuto sulla Giamaica mercoledì pomeriggio sradicando alberi, tetti e distruggendo fattorie, dopo avere investito altre isole nei Caraibi. L'uragano è il primo di categoria 5 della stagione. (Euronews Italiano)
Roma, 4 lug. - In Messico gli abitanti dello stato costiero di Quintana Roo, dove c'è anche la località turistica di Cancun, si preparano all'arrivo dell'uragano Beryl che si è già abbattuto sulla costa meridionale della Giamaica, con venti forti e mareggiate. (Il Sole 24 ORE)
Le autorità di St. Vincent e Grenadine hanno diffuso il video della distruzione lasciata dall'uragano Beryl su Union Island, una delle isole dell'arcipelago Grenadine nelle Piccole Antille. Il filmato mostrava numerose case danneggiate e senza tetto e detriti provenienti da barche e altri edifici. (La Stampa)
Beryl da giorni ormai sta devastando i Caraibi: durante il suo passaggio ha già colpito le isole Carriacou e Petite Martinique, l’isola di Grenada, Santa Lucia e le coste del Venezuela, facendo grandissimi danni e provocando già la morte di 7 persone. (L'Agenzia di Viaggi Magazine)
Meteo, l'Uragano Beryl è un mostro di Cat. 4, è Allerta nei Caraibi L'Uragano Beryl sta flagellando i Caraibi e ora punta il Messico con venti distruttivi ad oltre 200 km/h e piogge torrenziali. (iLMeteo.it)
Gigantesche foglie di palma giacciono flosce nei giardini curati. Petali colorati sono sparsi sulle strade e sui tetti delle case. La spiaggia non c’è più, in compenso la sabbia è entrata nelle stanze e nei cortili, mista ad alghe e immondizie. (LifeGate)