Assad promette di sconfiggere i terroristi

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ESTERI

Il presidente siriano Bashar al-Assad, in una recente telefonata con il suo omologo degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Zayed Al Nahyan, ha ribadito la sua determinazione a sconfiggere i terroristi, indipendentemente dall'intensità dei loro attacchi. Questa dichiarazione arriva in un momento di grande incertezza per il regime siriano, con voci insistenti di un possibile colpo di stato che si rincorrono sui social media. Alcuni sostengono che Assad sia già fuggito in Russia con la sua famiglia, mentre altri lo collocano ancora nel bunker presidenziale a Damasco.

Nel frattempo, la situazione in Siria continua a evolversi in modo complesso e violento. La guerra civile, che dura ormai da oltre un decennio, vede il coinvolgimento di numerose fazioni politiche, religiose e tribali, ognuna con i propri interessi e alleanze mutevoli. Tra queste, spicca la milizia sunnita Tahrir al-Sham, composta da ex membri di Al Qaeda, che ora cerca di trattare con l'Occidente.

La posizione del regime di Assad appare sempre più precaria, soprattutto a causa della diminuzione del sostegno da parte di Iran ed Hezbollah, entrambi indeboliti da conflitti interni e pressioni esterne. La Russia, tradizionale alleato di Assad, è attualmente concentrata sulla guerra in Ucraina, mentre le vie di comunicazione in Siria sono state gravemente danneggiate dai bombardamenti.

Nonostante queste difficoltà, Assad ha affermato che la Siria continuerà a difendere la propria stabilità e integrità territoriale con l'aiuto dei suoi alleati e amici.