NEVE IN PIANURA PADANA: spunta una svolta meteo

Neve in Pianura Padana: spunta una reale svolta meteo! Ma andiamo per gradi e non corriamo. Un vortice freddo di origine artica si prepara a investire il Centro-Sud, portando con sé neve che potrebbe scendere fino alle quote collinari dell’Appennino. Solo una settimana fa, alcune regioni del Nord avevano già vissuto un assaggio di Inverno, con fiocchi di neve che si sono spinti localmente fino in pianura. (Meteo Giornale)

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In questo approfondimento cercherò di individuare tutto ciò che sappiamo sulla prevista nevicata in Pianura Padana dei prossimi giorni, con particolare attenzione al rischio che si possa verificare questo fenomeno atmosferico, ormai divenuto estremamente raro. (Tempo Italia)

Nel XX secolo, eventi straordinari come quello del 3 e 4 febbraio 1947, con ben 49 cm di neve, hanno segnato la memoria collettiva della città. Milano, conosciuta per la sua dinamicità e il suo ruolo cruciale nel panorama culturale ed economico italiano, ha una lunga storia di nevicate che hanno lasciato il segno. (Tempo Italia)

La Val Padana, con la sua conformazione geografica unica, è un’area particolarmente interessante per l’analisi degli eventi nevosi. Uno degli elementi chiave è il fenomeno del cuscinetto freddo padano, un meccanismo atmosferico unico che gioca un ruolo determinante. (Meteo Giornale)

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L’Italia, grazie alla sua conformazione geografica e alla vicinanza al mare, è interessata con una discreta frequenza da fenomeni meteo nevosi, ovviamente tra metà Novembre e metà Marzo. Ma, com’è logico capire, mentre le nevicate sulle montagne e sulle colline sono relativamente frequenti, quelle sulle pianure e sulle coste sono decisamente più rare. (Meteo Giornale)

Negli ultimi anni l’Appennino ha vissuto stagioni invernali povere di neve, in particolare nelle aree centrali e meridionali. Nonostante sulle cime più alte, come nel massiccio della Maiella e del Gran Sasso, si siano registrate nevicate, in altre zone la neve è stata estremamente rara. (Tempo Italia)

L’aria costantemente secca, la mancanza di precipitazioni, soprattutto a carattere nevoso, oltre a sfociare in situazioni di siccità, è all’origine anche di incendi boschivi (in gran parte dolosi) ed è tra le cause dello scarso innevamento di molti inverni dalla fine degli anni 80 ad oggi. (MeteoLive.it)