Piergiorgio Bellocchio, è morto l'intellettuale fondatore di "Quaderni Piacentini"

È morto all'età di 90 lo scrittore e critico letterario Piergiorgio Bellocchio, nella sua casa di Piacenza.

Bellocchio ha collaborato a vari periodici ("Questo e altro", "Rendiconti", "Linea d'ombra", "Panorama", "Illustrazione italiana", "Tempo illustrato", "l'Unità", "Paralleli", "King"), ha scritto prefazioni, voci per opere miscellanee, note di costume.

Con i racconti raccolti nel volume I piacevoli servi (Mondadori, 1966) Piergiorgio Bellocchio ha vinto il Premio Pozzale di Empoli (la Repubblica)

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Il film è stato presentato agli Special Screenings del Festival di Cannes Dal 1977 al 1980 ha diretto la casa editrice Gulliver di Milano; nel 1985 ha fondato, con Alfonso Berardinelli, la rivista letteraria Diario . (Gazzetta di Parma)

Nelle rare fotografie appare preoccupato, serio, sotto il lume della severità; di solito Piergiorgio Bellocchio veniva inscatolato nella didascalia «fratello del regista Marco». Nelle note pubblicate qua e là, rinvenibili in rete, di Piergiorgio Bellocchio si dice di tutto, tranne l'importante. (ilGiornale.it)

Il premio già in quegli anni si era trasferito nel capoluogo empolese Infatti nel 1966 vinse il Premio Pozzale con la raccolta di racconti intitolata I piacevoli servi. (gonews)

Il diario scolastico è un libro molto interessante di cui varrebbe la pena occuparsi senza fare troppo la parodia come ha fatto Umberto Eco”. Piergiorgio Bellocchio è stato un intellettuale tra i più influenti e al tempo stesso più appartati del proprio tempo. (doppiozero)

Nel marzo del 1962, quindi sessant’anni fa, aveva fondato la rivista trimestrale «Quaderni Piacentini» con il sottotitolo «a cura dei giovani della sinistra», il cui primo numero uscì tirato in ciclostile. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Piergiorgio Bellocchio: le opere. Come narratore Bellocchio esordì con tre racconti I piacevoli servi, usciti nel 1966 nella collana Mondadori Il Tornasole diretta da Vittorio Sereni. Quella di Piergiorgio Bellocchio era una forma di critica morale, che si concentrava soprattutto sugli autori in ombra, i vinti, i falliti (Sololibri.net)