Macron capovolge le urne: per il governo un patto con Le Pen
Il Nuovo Fronte Popolare è arrivato in testa alle legislative anticipate e 60 giorni dopo il voto, dopo settimane di indecisioni, voilà la surprise du chef: Emmanuel Macron ieri a metà giornata ha nominato primo ministro Michel Barnier, esponente di Lr, il partito che è arrivato praticamente ultimo alle elezioni, 6,5% al primo turno e 47 deputati. Indignazione a sinistra, «crisi di regime» per il socialista Olivier Faure, «voto rubato» per Jean-Luc Mélenchon, a favore di uno «xenofobo» secondo la France Insoumise, «gesto del braccio ai francesi» per il Pcf, «uno scandalo» per i Verdi, che ricordano che Barnier non. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Barnier, che ha già avviato una serie di consultazioni con le diverse forze politiche per la formazione di un nuovo governo dopo oltre 50 giorni di impasse politica, verrà ricevuto da Macron intorno alle ore 12:00, dopo aver ricevuto a sua volta a Matignon il suo predecessore Attal e i capigruppo dei deputati centristi (Ensemble), nonché responsabili della destra: il presidente del Senato, Gérard Larcher e i capofila al Senato e alla Camera dei deputati Les Républicains (LR), Bruno Retailleau e Laurent Wauquiez. (Corriere del Ticino)
Parigi, 6 set. - Nelle immagini l'arrivo a Palazzo Matignon, sede del governo francese, del presidente del Senato Gerard Larcher, del deputato conservatore Laurent Wauquiez e del senatore conservatore Bruno Retailleau: il neo-primo ministro francese Michel Barnier, nominato da Emmanule Macron, inizia oggi le consultazioni per la formazione del nuovo governo. (Il Sole 24 ORE)
Emanuel Macron, qui da noi ritenuto da alcuni un luminare della politica, ha dimostrato in un sol colpo la naturale propensione di certi liberali, anche nostrani: fingere di voler sconfiggere la destra per mangiarsi voti a sinistra e infine governare con la destra con i voti incauti di chi ha creduto di concorrere all’altra parte della barricata. (left)
Entrando ieri a palazzo Matignon, Barnier ha promesso soprattutto, «cambiamenti e segni di rottura» col passato. Emmanuel Macron ha dato l’incarico a Michel Barnier di formare «un governo di unione al servizio dei francesi». (ilmessaggero.it)
È Michel Barnier il nuovo primo ministro francese, l’ex negoziatore della Commissione europea per la Brexit, 73 anni, gollista da sempre ed esponente storico di Les Républicains (Lr), partito uscito sconfitto alle Legislative anticipate di luglio e che conta appena 47 deputati in Assemblea. (Il Fatto Quotidiano)
La raggiungiamo al telefono quando è ancora calda la notizia che mette fine al più lungo «governo dimissionario» della quarta e della quinta repubblica francese. Manon Aubry è eurodeputata della France insoumise, principale partito del Nuovo fronte popolare (Nfp), e presidente della Sinistra europea. (il manifesto)