Ecco gli ultimi guai di Toyota

Ecco gli ultimi guai di Toyota Congelata l'attività degli impianti nipponici del primo costruttore d'auto al mondo. Lo scorso anno hacker filo-russi avevano costretto Toyota al riavvio delle linee mentre ora il marchio giapponese esclude che il guasto sia legato all'opera di pirati informatici senza però scendere nel dettaglio sulle cause Non c’è pace per gli stabilimenti del mondo dell’auto, prima chiusi per Covid, poi costretti a procedere a singhiozzo per assenza di chip e ora per non meglio specificati “guasti informatici”. (Start Magazine)

Ne parlano anche altri media

Toyota ha sospeso le operazioni in tutti i suoi stabilimenti di assemblaggio nel suo paese d’origine a causa di un problema tecnico nel suo sistema di produzione. Il malfunzionamento ha fatto sì che l’azienda non fosse in grado di ordinare i componenti. (MotoriSuMotori)

Il gruppo non crede si sia trattato di attacco informatico (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 29 ago - Toyota prevede di riavviare domani mattina la produzione in 12 dei suoi 14 stabilimenti in Giappone dove oggi le attivita' erano state sospese a causa di un guasto informatico. (Il Sole 24 ORE)

Toyota riavvierà da questa mattina le operazioni in 12 delle 14 fabbriche che ieri erano state colpite da un guasto informatico che aveva portato alla sospensione della produzione su larga scala. Il maggiore costruttore mondiale di automobili ha affermato che continuerà ad approfondire le cause del problema, escludendo al momento la possibilità di un attacco hacker (Giornale di Sicilia)

Sarebbe la normalità, se non fosse che la sospensione ha coinvolto 14 stabilimenti di assemblaggio in Giappone. E talmente violento da aver portato la produzione interna di una delle case automobilistiche più capitalizzate al mondo a un punto – per ora – morto. (Wall Street Italia)

Ancora ignote le cause del malfunzionamento informatico, si esclude per il momento un attacco hacker. Il titolo cala in borsa dello 0.8% (Euronews Italiano)

Il problema sta impedendo alla casa automobilistica giapponese di ordinare i componenti e la causa è oggetto di indagine, anche se “probabilmente non è dovuta ad un attacco informatico”, ha detto un portavoce dell’azienda. (ClubAlfa.it)