Damasco in transizione: tra speranze e sfide dopo l'arrivo dei ribelli
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Di Viviana Ponchia ROMA A Damasco splende il sole, l’aria è frizzante e le piazze sono piene di gente in festa. Si può contare su un’ora di elettricità al giorno, bisogna fare a meno delle doccia calda e in certe zone scordarsi del tutto l’acqua. La situazione è surreale, il morale eccellente. Mezzo secolo è stato spazzato via in poche ore con le vecchie bandiere e le foto del presidente Bashar al-Assad che penzolavano anche dagli specchietti retrovisori. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altri media
Siria, Superiore francescani a Damasco: “Siamo sazi di parole, vogliamo i fatti” (TV2000)
Tuttavia, la recente sconfitta militare di Hezbollah, il principale proxy dell'Iran, per opera di Israele ha cambiato anche le sorti siriane. La caduta del regime di Bashar Al Assad in Siria ha colto tutti di sorpresa. (il Giornale)