Usa 2024, cosa succede ora: ecco perché solo una leadership giovane riapre i giochi per la Casa Bianca

Da ieri, con Joe Biden fuori dalla corsa per le presidenziali del 2024 è già partito un appassionato dibattito per la rifondazione del Partito Democratico. Se è vero che Biden ha dato il suo appoggio a Kamala Harris, la sua vice Presidente, è anche vero che da oggi le carte si rimescolano completamente. Da oggi liberi tutti, inclusi i delegati che potranno scegliere secondo coscienza, tanto più che non hanno ancora sottoscritto l'adesione finale al ticket Biden/Harris. (ilmattino.it)

La notizia riportata su altri media

Non della stessa opinione il rivale, ovviamente, che in più occasioni l’ha definita «completamente incompetente» e «disastrosa». Già nel marzo 2021, appena insediata al ruolo, Donald Trump di lei aveva detto: «Non penso che Kamala Harris sia all'altezza del compito. (Vanity Fair Italia)

Minuti per la lettura ALLA fine, Joe Biden si arrende: la rinuncia alla candidatura per il secondo mandato alla Casa Bianca arriva ieri (LEGGI), con una lettera agli americani pubblicata su X: “È stato il più grande onoredella mia vita servire come presidente. (Quotidiano del Sud)

È la prospettiva più probabile cui condurrà il passo indietro annunciato da Joe Biden, … (la Repubblica)

Prima vicepresidente afroamericana della storia, ribattezzata un tempo come “l’Obama donna”, Kamala Harris si prepara ora a infrangere nuovi soffitti di cristallo e coronare il sogno di diventare la prima presidente donna e la prima afroamericana a guidare gli Stati Uniti. (Il Fatto Quotidiano)

Il partito democratico americano promette un processo "trasparente" per scegliere un nuovo candidato alla Casa Bianca. Il partito democratico avvierà nei prossimi giorni un processo "trasparente e ordinato" per scegliere un nuovo candidato "che possa sconfiggere Donald Trump a novembre", ha detto il presidente Jaime Harrison. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ma non avevamo mai pensato che potesse arrivare al vertice per la sua mancanza di disciplina, l’incapacità di focalizzarsi su ciò che davvero conta. Il giudizio su Kamala Harris di Gil Duran, che fu suo portavoce dieci anni fa quando lei era procuratrice capo della California, è una buona traccia per addentrarsi nella storia controversa di un personaggio che ha affascinato, diviso e poi deluso i progressisti americani. (Corriere della Sera)