Prof aggredita a Castellammare, domani riapertura blindata per la scuola
Dopo il pestaggio alla docente di sostegno avvenuto giovedì scorso, all'ingresso della scuola media di Scanzano ci sarà una gazzella dei carabinieri. A fare richiesta del supporto delle forze dell'ordine è stata la stessa preside dell'istituto Salvati, Donatella Ambrosio, per prevenire eventuali tensioni in occasione della ripresa delle lezioni Ci sarà domattina una gazzella dei carabinieri all'ingresso della scuola media di Scanzano, a Castellammare di Stabia, per prevenire tensioni in occasione della ripresa delle lezioni, dopo il caos suscitato dall'aggressione di una trentina di genitori ai danni di una insegnante di sostegno. (Sky Tg24 )
Se ne è parlato anche su altri media
Secondo le prime ricostruzioni sembra che la “furia” dei genitori sia stata provocata da “voci”, o meno attendibili, relative a comportamenti inadeguati della docente. Ora, delle due l’una: o questi comportamenti erano di fatto palesi (la docente cioè li aveva in qualche modo ammessi più o meno pubblicamente) oppure si tratta di una ipotesi, di un sospetto più o meno fondato. (Tecnica della Scuola)
Come riporta Rai News, gli atti di violenza hanno coinvolto anche il padre della donna, presente sul posto per proteggerla. La docente ha riportato un trauma cranico, conseguenza dei colpi ricevuti, ed è stata ricoverata. (Vanity Fair Italia)
A cura di Nico Falco (Fanpage.it)
Un’aggressione violenta che sarebbe legata ad una denuncia sporta da alcuni genitori, che lamentano presenti comportamenti a sfondo sessuale della donna nei confronti di alcuni alunni minorenni. (Adnkronos) – Sarà presidiata da una gazzella dei carabinieri, la scuola di Castellammare di Stabia (Napoli) dove giovedì una insegnante è stata aggredita da una trentina di genitori. (CremonaOggi)
C’erano mamme, papà e nonni degli alunni. Volevano l’allontanamento della docente. (Corriere della Sera)
È accaduto giovedì mattina a Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia in provincia di Napoli. Sul posto si trovavano anche i genitori della vittima. (La Repubblica)