Cancro alle ovaie, le nuove sfide per la medicina

“Ho un lungo viaggio davanti a me ma so che sconfiggerò questa cosa”. L’incredulità di una diagnosi è inevitabile ma poi viene fuori il carattere della 40enne top model: Bianca Balti ha rivelato di aver scoperto che il suo dolore all’addome era un cancro alle ovaie al terzo stadio. “E’ stata una settimana piena di paura, dolore e lacrime, ma soprattutto amore, speranza, risate e forza - scrive su Instagram- Per me, per i miei cari (le mie ragazze in cima alla lista) e per tutti voi che avete bisogno di forza, potete prenderne un po’ a prestito da me. (RSI.ch Informazione)

Su altre testate

La top model lombarda ha dichiarato, attraverso i suoi canali social, come ha scoperto di avere un tumore alle ovaie. La paura, il dolore, la preoccupazione hanno lasciato spazio anche all’amore, alla speranza, alle risate, come ha raccontato lei stessa. (Il Fatto Quotidiano)

Ora è a casa, con la sua famiglia: i genitori e le figlie, Matilde e Mia. Non solo, perché la top model è stata circondata anche dall’affetto dei numerosissimi fan che le hanno regalato numerosi mazzi di fiori. (Il Fatto Quotidiano)

"Grazie per tutti i messaggi". La top model è tornata a casa - i suoi genitori sono andati in America per starle vicino - e ha voluto ringraziare i follower per i tanti messaggi, per il supporto, in questo momento in cui sta cercando, con tutte le forze, di vivere una vita più normale possibile. (DiLei)

Tornata a casa dopo l'operazione subita e la convalescenza affrontata insieme agli affetti di sempre, la top model 40enne si è mostrata ai follower con la spontaneità e che la contraddistingue e, dal letto in cui riposava, si è rivolta a quanti hanno avuto un pensiero d'affetto per lei. (Today.it)

Il ringraziamento di una mamma di Arpino rivolto al medico curante, dr.ssa Marisa Martino, specializzata in endocrinologia, la quale, a seguito della visita presso il suo studio in via Salita dell’Arco, avendo un sospetto su un evidente indurimento ad uno dei seni, ha invitato la paziente a fare dei controlli specifici e nel più breve tempo possibile «Con particolare premura la dr. (Frosinone News)

/ pavia Non c’è sorveglianza che tenga, nemmeno un piano di controlli ravvicinati può mettere al sicuro dal tumore ovarico le pazienti con una mutazione genetica Brca di tipo 1 o 2, legata a un (notevole) incremento del rischio di contrarre tumori non solo all’ovaio, ma anche al seno, al pancreas o alla prostata. (La Provincia Pavese)