L’arcorese Marco Speziali nel cast della serie Sky sugli 883

C'è anche un brianzolo nel cast della serie "Hanno ucciso l'uomo ragno - La leggendaria storia degli 883" in uscita stasera (11 ottobre) su Sky e in streaming solo su NOW. Nella produzione Sky Studios e Groenlandia, diretta da Sydney Sibilia (Smetto quando voglio, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose), Marco Speziali, 43 anni, residente ad Arcore ha un ruolo minore che lo ha portato lo scorso dicembre a Cinecittà al fianco di Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli nei panni rispettivamente di Max Pezzali e Mauro Repetto, i componenti degli 883. (MBNews)

Su altre fonti

Questi due ragazzi di Pavia, tra illusioni, delusioni, coraggio e passione, si sono conquistati un posto nell’Olimpo della musica ma anche nei cuori dei tanti, anzi tantissimi, fan. Ci sono sogni condivisi con l’amico di sempre. (Adnkronos)

E quegli stessi sogni possono diventare canzoni – intramontabili – che sanno raccontare intere generazioni: come quelle di Max Pezzali e Mauro Repetto, per tutti gli 883. Questi due ragazzi di Pavia, tra illusioni, delusioni, coraggio e passione, si sono conquistati un posto nell’Olimpo della musica ma anche nei cuori dei tanti, anzi tantissimi, fan. (OglioPoNews)

Ideatore e regista di "Hanno ucciso l'uomo ragno", la serie Sky sugli 883, Sydney Sibilia racconta in questa intervista a Fanpage.it l'anomalo fenomeno di Pezzali e Repetto, per molto tempo sminuito: "È tutto nelle loro canzoni". (Fanpage.it)

Hanno ucciso l'Uomo Ragno è la serie rivelazione di questo autunno

“Tu la Regina del Celebrità, bella magnifica senza un'età, quanto ho sognato di parlarti e di conoscerti”. Impossibile leggere questa frase senza cantare l'omonima canzone (La Regina del Celebrità) , soprattutto se avete vissuto in pieno gli anni 90 ascoltando le canzoni degli 883 (Vogue Italia)

Ma come possono due ragazzi che si vestono male e sembrano allergici alle responsabilità unire le forze per smarcarsi da Pavia e conquistare le classifiche musicali di un intero Paese? Hanno ucciso l'Uomo Ragno ce lo mostra con una sapiente dose di ironia e irriverenza, infilandoci molti personaggi che molto presto sarebbero esplosi a livello di notorietà esattamente come gli 883 - da Maria De Filippi a Jovanotti, passando per un giovanissimo Fiorello che non sa se accettare di condurre un programma che si chiama Karaoke nelle piazze italiane - e, soprattutto, un cuore e un calore capaci di rapire lo spettatore e di immergerlo in un tunnel dove per telefonare occorrevano le monetine e per registrare un demo occorrevano le musicassette. (Vanity Fair Italia)