Blog | Perché la guerra in Sudan è diversa dalle altre. Tutti i numeri e due grafici - Info Data

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Il Sudan è il terzo paese più grande dell’Africa e, dalla sua indipendenza, nel 1956, ha vissuto 15 colpi di stato e altrettanti scontri interni. Il conflitto attuale però, presenta caratteristiche che potrebbero distinguerlo per la gravità dei danni sulla popolazione civile. Lo scontro odierno vede fronteggiarsi l’esercito regolare sudanese, guidato da Abdel Fattah al-Burhan e le Rapid Support Forces (RFS), un’organizzazione paramilitare con a capo Mohamed Hamdan Dagalo. (infodata.ilsole24ore.com)

Se ne è parlato anche su altri media

Sudan: catastrofe negletta Mentre la crisi si intensifica, il fronte più caldo delle guerra è nella città di Al Fasher, nel Darfur settentrionale. Le RSF di Hemeti spingono per conquistare l'ultimo centro urbano ancora in mano all'esercito regolare sudanese nella regione. (Nigrizia.it)

Record di violenze in Sudan Nell’ultimo mese in Sudan è stato raggiunto il record di violenze: sono stati 422 gli episodi registrati di violenza politica ed è la cifra più alta da febbraio. Gli episodi di violenza riguarderebbero attacchi aerei, bombardamenti di artiglieria, uso di esplosivi e violenza a distanza in diverse regioni. (Save the Children Italia)

L’Unione Africana (Ua) ha richiesto questo martedì la «cessazione immediata» dei combattimenti a el-Fasher – l’unica capitale dei cinque stati del Darfur a non essere nelle mani dei paramilitari delle Rsf – diventata ormai l’epicentro del conflitto che vede contrapposti l’esercito sudanese (Fas), guidato dal generale Abdel Fattah Al-Burhan, alle Forze di Supporto Rapido (Rsf) del generale Hamdane Dagalo (detto Hemetti). (il manifesto)

Sudan. Sviluppi del conflitto: le attività russa e iraniana

In Darfur meridionale, regione del Sudan che ospita il più alto numero di sfollati interni, è in corso una delle peggiori emergenze sanitarie del mondo per la salute materno infantile: le donne in gravidanza, così come durante o dopo il parto, e i loro bambini muoiono per cause del tutto prevenibili e i bisogni sanitari superano di gran lunga le nostre capacità di risposta. (Medici Senza Frontiere)

Nell'ultimo mese almeno 430 persone sono morte a causa dell'infezione e i casi accertati sono saliti ad oltre 14mila, secondo i dati forniti dal ministero della Salute sudanese. Intanto la guerra civile continua a devastare il Paese rendendo enormemente complicato ottenere e somministrare cure adeguate alla popolazione. (Today.it)

La guerra civile sudanese, iniziata come scontro interno al regime militare e allargatasi a probabili conseguenze internazionali, vede un numero di vittime stimate tra le 15mila e le 150mila. Le Nazioni Unite calcolano dieci milioni di sfollati, due milioni già oltreconfine. (Notizie Geopolitiche)