Iran, il presidente Raisi esulta dopo due settimane di proteste: «Fallita la cospirazione dei nostri nemici». Salgono a 92 i morti nelle piazze

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Vanno avanti da oltre due settimane le proteste in Iran esplose per l’indignazione per la morte di Mahsa Amini, uccisa dopo essere stata arrestata dalla polizia morale perché non aveva indossato in maniera corretta l’hijab. Per il sedicesimo giorno consecutivo, la manifestazioni sono state accompagnate da una raffica di arresti e da ormai decine di vittime a cominciare dalla capitale Teheran, passando per Isfahan, Shiraz, Saghez, Kerman e Zahedan. (Open)

Ne parlano anche altri media

Diciassettenne di Finale Emilia si taglia i capelli per protesta contro la morte di Mahsa Amine (SulPanaro)

Dico chiaramente che questi disordini e l'insicurezza sono opera dell'America, del regime sionista usurpatore e dei loro agenti pagati, con l'aiuto di alcuni iraniani traditori all'estero, ha dichiarato nella sua prima reazione ufficiale alla morte della giovane donna, parlando a una cerimonia di laurea per gli ufficiali dell'Accademia militare di Teheran (L'HuffPost)

Ecco perché la squadra si chiamerà KeyJey Pallamano Ragusa / Albatro Siracusa. “Ci sono tutte le condizioni affinché ciò accada – chiariscono dalla KeyJey Ragusa – non dimenticando che puntiamo a mettere in risalto i nostri talenti (Quotidiano di Ragusa)

La sobria cerimonia si è svolta stamane presso l’atrio della Questura di Ragusa dove nel 2019 è stata collocata l’opera scultorea intitolata “Figli delle stelle”, realizzata dall’artista vittoriese Alfio Nicolosi e da lui donata alla Questura di Ragusa in segno di gratitudine e riconoscenza per l’operato di tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato, con dedica particolare ai due Agenti. (Quotidiano di Ragusa)

Poco dopo tutta la piazza, sotto le note della canzone Baraye diventata in pochi giorni il simbolo della protesta in Iran, ha seguito l'esempio della giovane in un abbraccio collettivo che ha coinvolto gran parte dei manifestanti presenti. (Repubblica TV)

“Questo è un museo che nel 2014 ha ospitato una mostra sull’Iran, una mostra che dava visibilità alla comunità artistica di quel paese incredibilmente fertile Chiedono una cosa semplice, basica e fondamentale: il rispetto dei diritti umani. (LaPresse)