Petrolio si infiamma dopo mossa Biden, Brent +3% sopra 73 dollari
Roma, 18 nov. – Rally dei prezzi del petrolio, in serata le quotazioni arrivano a sfiorare rialzi del 3% dopo che l’ultima mossa dell’amministrazione Usa uscente – Joe Biden ha rimosso le restrizioni all’uso di sistemi d’arma a lungo raggio da parte dell’Ucraina anche nel territorio della Russia – fa presagire un aumento delle tensioni geopolitiche. Il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord, balza del 2,89% a 73,09 dollari. (Agenzia askanews)
Su altri media
Dopo mesi di esitazioni e riluttanza, Joe Biden ha infatti accordato a Kiev la possibilità di utilizzare i missili Atacms (Army Tactical Missile System) a lungo raggio per colpire in profondità nel territorio russo. (ISPI)
A pochi mesi dall'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, l'attuale presidente statunitense ha dato un ulteriore aiuto all'Ucraina impegnata nell'invasione russa. Il via libera di Biden rischia di porre in difficoltà Trump, che non ha mai nascosto l'intenzione limitare gli aiuti militari a Kiev e di porre fine rapidamente alla guerra in Ucraina, una volta assunto l'incarico da 47esimo presidente Usa. (Today.it)
Chiellini si esprime su Marcus Thuram dell’Inter. L’ex giocatore spiega le qualità del giocatore francese, che ha migliorato l’attacco nerazzurro. (Inter-News)
Una fonte a conoscenza della questione ha riferito ad Axios che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dato l’ok all’Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio, ovvero il Army Tactical Missile System (ATACMS), sul territorio della Russia ma solo nella regione di Kursk, dove sono state schierate truppe dalla Corea del Nord. (LAPRESSE)
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Ucraina, la svolta di Biden. La guerra a un bivio (TV2000)
Anche l’impiego di ATACMS, SCALP-Storm Shadow o dei tedeschi Taurus non sortirà grandi cambiamenti, poiché, come sottolienato sempre dagli analisti più accorti, nel contesto di una guerra di attrito la conduzione di una campagna di successo dipende da molti più fattori che non dall’utilizzo di una sola specifica arma, senza contare la capacità di adattamento dell’avversario, come ha dimostrato nello specifico la Russia reagendo all’utilizzo dei lanciarazzi multipli HIMARS, che secondo molti commentatori e le speranze ucraine avrebbe dovuto già cambiare le sorti durante la controffensiva ucraina nell’estate del 2023, poi finita nel nulla. (RSI Radiotelevisione svizzera)