Alex Marangon, il giallo delle tre ore di buco tra la scomparsa e l'allarme e del veleno di rana amazzonica per alleviare l'asma

Alex Marangon sarebbe stato ucciso da plurimi colpi alla testa inferti con un oggetto contundente, colpi che non può essersi auto inferto, né essere frutto di una caduta accidentale. Questa la conclusione dell’autopsia eseguita oggi pomeriggio a Treviso dal medico legale Alberto Furlanetto sul corpo del barman 25enne di Marcon (Venezia) trovato morto su un isolotto del greto del Piave lunedì scorso, dopo che nella notte tra sabato e domenica era scomparso da un'abbazia sconsacrata di Vidor (Treviso) dove aveva partecipato a una due giorni di riti sciamanici bevendo ayahuasca (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Valenza all’ipotesi che non si sia trattato di suicidio né di un incidente avvenuto durante un rito sciamanico “ayahuasca” presso un’abbazia sconsacrata della zona, come ipotizzato in un primo momento, è arrivata dall'esito dell'autopsia condotta sul corpo del giovane. (L'Unione Sarda.it)

L'autopsia ha infatti escluso che la morte sia avvenuta per una caduta accidentale, non solo per la distribuzione di ecchimosi e ferite, ma anche perché l’esame ha rilevato un'emorragia interna al torace che gli ha fatto perdere molto sangue. (Adnkronos)

Alex Marangon picchiato prima di annegare 06 luglio 2024 (Il Sole 24 ORE)

Alex Marangon: asfissia da annegamento la causa della morte, ma era stato picchiato. L’ipotesi è omicidio volontario

Sempre secondo le testimonianze infatti Alex avrebbe assunto una prima volta l'ayahuasca di giorno andando poi a bagnarsi nel Piave assistito da altri partecipanti, per poi berne una seconda dose la sera prima di allontanarsi da solo. (Vanity Fair Italia)

Prima era stato nella zona dell’abbazia di Vidor per seguire una sorta di rito sciamanico. Marangon presenta numerose ferite alla testa, verosimilmente provocate da un oggetto contundente. Alex Marangon non si è suicidato. (Livesicilia.it)

Alex Marangon è stato picchiato gravemente prima di annegare. Dai primi esiti dell’autopsia eseguita dal medico legale Alberto Furlanetto, nominato dalla Procura di Treviso, e da Antonello Cirnelli, perito della famiglia della vittima, risulta che la morte è stato dovuta ad asfissia terminale da annegamento, dopo aver subito gravi lesioni su varie parti del corpo. (Il Fatto Quotidiano)