Gaza:media,'10 morti in nuovi raid Israele,anche 5 reporter'
Fonti sanitarie palestinesi legate da Hamas affermano che almeno 10 persone sono rimaste uccise in bombardamenti israeliani effettuati stanotte sulla Striscia di Gaza, tra cui cinque giornalisti. Lo riportano i media locali. I reporter del canale Al-Quds Today sarebbero morti quando il loro veicolo è stato colpito nelle vicinanze dell'ospedale Al-Awda, mentre altre cinque persone sono state uccise e 20 ferite in un attacco contro una casa nel quartiere Zeitoun di Gaza City. (l'Adige)
Ne parlano anche altre testate
Almeno dieci persone sono state uccise da raid israeliani lanciati sulla Striscia di Gaza nella notte tra Natale e Santo Stefano. I reporter (Fadi Hassouna, Ibrahim Al-Sheikh Ali, Mohammed Al-Ladah, Faisal Abu Al-Qumsan e Ayman Al-Jadi) sono morti “mentre svolgevano il loro dovere giornalistico e umanitario“, comunica una nota dell’emittente. (Il Fatto Quotidiano)
– Non si sono fermati nemmeno a Natale i bombardamenti e le violenze. Nella notte nuovi raid israeliani sulla Striscia di Gaza hanno fatto almeno dieci vittime, mentre una trentina di persone è rimasta ferita. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Nel video si vede il veicolo con la scritta “press” in fiamme e i primi soccorritori al lavoro. Un attacco missilistico nella Striscia di Gaza ha provocato la morte di almeno dieci persone. (Il Fatto Quotidiano)
Nella nota inviata gli autori spiegano che “l’nstallazione è solo un modo, una lettura per condannare il genocidio che sta subendo il popolo palestinese dall’ottobre del 2023 e per ricordare che, oltre alle migliaia di palestinesi morti e feriti, a Gaza le università e i luoghi di culto sono chiusi, nessun bambino va scuola da più di un anno e non vi tornerà presto, e che quasi tutti gli ospedali della città sono distrutti e ridotti a macerie. (Sassilive.it)
Vatican News Trentotto morti in 24 ore, 45.399 in 14 mesi. Un conteggio dell’orrore che non risparmia nessuno, neanche i neonati, come la piccola Sila, di tre mesi morta per ipotermia la notte di Natale a Khan Younis, la terza in tre settimane a morire di freddo nelle tendopoli dei campi profughi. (Vatican News - Italiano)
Il Natale in Siria è stato celebrato "tra le rassicurazioni delle nuove autorità che noi cristiani possiamo continuare a praticare le nostre usanze, e alcune azioni chiaramente anticristiane accadute qua e là". (RaiNews)