Meloni va in Parlamento per parlare di difesa e Ue: il centrodestra si compatta

Meloni va in Parlamento per parlare di difesa e Ue: il centrodestra si compatta

Fausto Carioti 17 marzo 2025 Non sarà il centrodestra a dividersi domani e dopodomani, in parlamento, sulla politica estera e militare e sul modo in cui aiutare l’Ucraina. Lo faranno ancora una volta le opposizioni. Alcune delle quali – vedi Azione di Carlo Calenda – avrebbero ottimi motivi per votare insieme alla maggioranza in favore della linea che sarà esposta in aula da Giorgia Meloni. Questa, almeno, è la convinzione nella coalizione di governo, alla vigilia di una settimana che potrebbe essere decisiva per l’esito del conflitto tra Mosca e Kiev, se davvero Donald Trump e Vladimir Putin discutessero dell’ipotesi di tregua. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre fonti

– Per fortuna (di Giorgia) che l’Europa è quella che è. Vaga, lentissima nel definire i punti precisi, soggetta sempre a discussioni infinite. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lavori in corso. Giorgia Meloni si prepara al discorso alle Camere dove presenterà la posizione italiana in vista del Consiglio europeo di giovedì prossimo. Un intervento in cui dovrà trovare il punto di equilibrio tra le diverse sensibilità interne alla maggioranza e, al contempo, provare a dialogare con le tante anime che si registrano nell'opposizione. (il Giornale)

La premier deve convincere per i prima i suoi. Martedì 18 marzo assemblea al Nazareno sul riarmo e sostegno a Kiev Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)

Meloni alla prova dell’Aula (tre mesi dopo) con il timore di un centrodestra diviso sul riarmo

C’è da trovare l’intesa sul testo della risoluzione di maggioranza che andrà messa ai voti e che dovrà certificare l'unità su questioni cruciali, come la guerra in Ucraina, la posizione dell'Italia rispetto a Ue e Usa, le spese per la difesa e le truppe che Francia e Gran Bretagna vorrebbero inviare a Est, una volta siglata la tregua tra Mosca e Kiev (Italia Oggi)

(Adnkronos) – (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Domani al Senato, per le comunicazioni che precedono il Consiglio europeo di giovedì, e mercoledì alla Camera, per le altrettanto consuete repliche. Tre mesi dopo l’ultima volta. (La Stampa)