Il ricordo di Giulia Cecchettin con un minuto di rumore ma il preside dice no: "Seguite strada del silenzio"

Alla presenza del padre di Giulia, Gino Cecchettin gli studenti dell'Università di Padova hanno fatto partire un minuto di rumore in ricordo della giovane vittima di femminicidio. Una scena che non si è ripetuta però al liceo dove Giulia aveva frequentato gli anni delle superiori, perché il Preside ha detto no. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri giornali

Sono trascorsi 12 mesi dalla morte della studentessa ventiduenne, uccisa dall’ex fidanzato, reo confesso e ora a processo, Filippo Turetta. «Tranqui, sono sempre qui per te», un messaggio Whatsapp con l'emoji del cuore, accompagnato da una foto delle sorelle da bambine. (leggo.it)

"Non vogliamo dimenticare. Come si può vedere dal video pubblicato sulla pagina Instagram del sindacato studentesco Udu Padova, sono moltissimi i ragazzi e le ragazze che hanno voluto partecipare alla commemorazione. (la Repubblica)

Una volta terminato il mio percorso professionale ho accettato subito la sua proposta, convinta di poter fare qualcosa di utile». L’ho trovato un uomo straordinario. (Corriere della Sera)

Cecchettin, dalle borse di studio alla fondazione: Giulia fa ancora rumore

Il paese in provincia di Venezia dove viveva la ragazza - ha voluto ricordarla sulle note di un pianoforte, vista la passione che Giulia aveva per la musica. Alla commemorazione, presente anche Gino Cecchettin, c'era il sindaco Luca Martello: "Oggi è un giorno triste per noi, ma anche un impegno che abbiamo imparato a far nostro", ha detto il primo cittadino. (la Repubblica)

Come abbiamo scritto, ieri, 11 novembre, è stato il primo anniversario della morte della 22enne Giulia Cecchettin, ormai diventata simbolo della lotta alla violenza contro le donne e contro la cultura patriarcale e maschilista. (Tecnica della Scuola)

Nessuno ha dimenticato Giulia Cecchettin e a un anno esatto dal femminicidio la sua storia continua a fare rumore. L'ex fidanzato Filippo Turetta l'ha accoltellata a morte, ma la ventiduenne di Vigonovo continua a vivere nel ricordo di chi l'ha amata, e resiste anche in chi non l'ha mai conosciuta. (La Gazzetta del Mezzogiorno)