L'appello di Zelensky all'Europa dopo 1.000 giorni di guerra: «Spingeremo Putin alla pace solo colpendo la Russia con armi e sanzioni» - Il video

Il discorso del leader ucraino al Parlamento europeo: «Putin è più piccolo dell'Europa unita. Facciamo del 2025 l'anno della pace, ma giusta» L’unico modo per spingere la Russia al tavolo dei negoziati e porre fine alla guerra è continuare a colpirla in profondità e mostrare l’unità del fronte occidentale. È il messaggio ribadito questa mattina al Parlamento europeo da Volodymyr Zelensky, nella sessione straordinaria convocata da Roberta Metsola in occasione dei 1.000 giorni dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. (Open)

La notizia riportata su altri giornali

Perché, mentre guarda, questi numeri continuano a crescere": la Federcalcio ucraina ha accompagnato con queste parole il video pubblicato sui social con protagonisti i calciatori della nazionale. "Mille giorni di invasione su vasta scala. (La Gazzetta dello Sport)

Mille giorni di guerra. Oggi è il momento del doloroso bilancio, della memoria, ma anche della riflessione sul futuro, per l'Ucraina sotto gli attacchi incessanti e l'avanzata massiccia delle forze di Mosca. (Famiglia Cristiana)

“Siamo consapevoli del prezzo che pagate per difendere la vostra dignità: l’Ucraina ha anche bisogno di armi perché le guerre si vincono non con le parole ma con i carri armati. Se fossimo colpiti da Putin non ci chiederemmo da dove partono i missili. (Il Fatto Quotidiano)

Mille giorni di guerra in Ucraina: la solidarietà è seme di pace

Così il Presidente ucraino, Volodimir Zekensky, nel suo intervenuto in video collegamento alla sessione plenaria speciale del Parlamento europeo a 1000 giorni dall'invasione russa in Ucraina. (il Giornale)

Il tutto per ricordarci che la democrazia trionferà sempre sull’autocrazia. L’Ucraina è un raggio di luce che trafigge l’oscurità”. (Agenzia askanews)

Grazie a una radicata presenza nel paese dal 1991, Sant’Egidio fin dai primi giorni dopo l’invasione russa ha realizzato un’estesa rete di aiuti umanitari, in grado di rispondere ai bisogni crescenti della popolazione. (Avvenire)