Quattro driver di m&a nel settore bancario secondo Edmond de Rothschild AM
Unicredit guarda a BPM da tempo. Ricordiamo che all’inizio del 2022 le discussioni tra le due banche sono trapelate sulla stampa e la guerra in Ucraina ha chiuso il discorso. Attualmente in Italia esiste un forte divario di quote di sul mercato nazionale tra Intesa (circa il 24% dei prestiti) e Unicredit (circa il 12%). All’inizio di novembre, Banco BPM ha lanciato un’offerta per acquistare il 100% del suo partner nell’asset management Anima e ha anche acquisito il 9% del Monte di Paschi (ufficialmente per garantire l’accordo di distribuzione tra Monte Paschi e Anima). (Wall Street Italia)
Su altre fonti
E dunque non ha senso guardare all’operazione lanciata da Unicredit su Banco Bpm con gli occhiali del passato o dei ricordi.Meglio concentrarsi sull’attualità. Unicredit potrebbe rilanciare la sua offerta agli azionisti di Banco Bpm, aggiungendo un premio che li incentivi ad aderire alla proposta di Offerta pubblica di scambio - volontaria - che al momento ha un controvalore di oltre dieci miliardi di euro. (Il Cittadino)
Moody's ha inoltre mantenuto a "stabile" l'outlook sul rating dei depositi a lungo termine e ha messo sotto osservazione i rating dell'emittente e del debito senior non garantito per un potenziale upgrade. (SoldiOnline.it)
Orcel vuole parlare de visu con il ceo del Credit Agricole che controlla Amundi, e vola a Parigi. Se non troveranno un accordo, saranno i francesi a scendere in campo e creare un maxi polo (FIRSTonline)
Tutte le fesserie sull’Ops di UniCredit su Banco Bpm La reazione del cda di Banco BPM all’offerta pubblica di scambio lanciata lunedì 25 da Unicredit è stata del tutto prevedibile: iniziativa non consensuale e di conseguenza ostile, oltre che a condizioni economiche inadeguate. (Start Magazine)
Per ora l’offerta è carta contro carta e vi sono dubbi sull’entità degli esuberi bancari in Lombardia, terra della Lega. Ma non solo (Milano Finanza)
Il Ministro del Tesoro, dopo la posizione netta espressa poche ore dopo, ieri ha rilanciato il suo monito sull'utilizzo degli strumenti speciali per la sicurezza degli asset strategici finanziari come le banche, mentre Andrea Orcel tira dritto, senza ripensamenti e, nel week end, volerà a Parigi per incontrare Philippe Brassac, ad di Credit Agricole, primo socio di Piazza Meda (9,9%): il banchiere romano manifesterà l'interesse ad acquistare la quota che gli permetterebbe di mettere un piede nell'azionariato della banca milanese, all'interno di un disegno più ampio. (ilgazzettino.it)