I giudici: i migranti subito via dall’Albania

Ansa Arriveranno già nelle prossime ore a Bari direttamente dall’Albania. Con un decreto di espulsione, un potenziale ricorso in tasca e la possibilità comunque di rimanere in Italia e ritentare la carta dell’asilo. È la storia (rocambolesca) di un viaggio Italia-Albania andata e ritorno in meno di una settimana che si gioca sulla pelle di persone che hanno subito torture, ingiustizie e soprusi. È il destino dei 12 migranti che dopo essere stati trasferiti con il pattugliatore Libra della Marina militare prima nell’hotspot di Shëngjin e poi nel centro di prima accoglienza di Gjadër ora ritornano in Italia. (Avvenire)

La notizia riportata su altri media

Se invece una nazione, pur essendo compresa nell’elenco dei paesi considerati sicuri dalla Farnesina, di fatto non lo è per alcune categorie di persone (appartenenti alla comunità LGBTQ+, vittime di violenza di genere incluse le mutilazioni genitali femminili, minoranze etniche e religiose, accusati di crimini politici, condannati a morte, sfollati climatici), in ragione dei principi affermati dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea, vengono meno i presupposti di applicazione della procedura accelerata in frontiera e quindi diventa illegittimo trattenere il migrante nei centri di rimpatrio in territorio albanese. (Italia Oggi)

Mura di cinta alte cinque metri, filo spinato e sbarre alle finestre: «È peggio di una prigione», dice Riccardo Magi dopo cinque ore di visita all'interno del Centro di permanenza e rimpatrio di Gjader, in Albania. (La Stampa)

I dodici migranti portati in Albania devono tornare in Italia. È questa la decisione presa ieri dai giudici della sezione per i diritti della persona e immigrazione del tribunale di Roma. (ilmessaggero.it)

Albania, governo senza poteri. Siamo un Paese fondato sulle toghe

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie E 4 dei 16 migranti arrivati in Albania sono di nuovo in viaggio, stavolta in senso opposto, cioè verso l’Italia. Non avevano i requisiti per restare nelle strutture albanesi. (TV2000)

Il Tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento all'interno del Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Gjader dei migranti trasferiti mercoledì in Albania. PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

La domanda che occorre porsi è: a chi tocca impostare le politiche migratorie? A chi spetta decidere chi può varcare i confini dello Stato, pur rispettando tutti i diritti dell’uomo di questo mondo? La risposta logica sarebbe: allo Stato, cioè al governo, che se ci sono due cose di cui dovrebbe occuparsi – invece di tartassare il cittadino con la burocrazia – sono proprio la gestione delle frontiere e la sicurezza interna. (Nicola Porro)