La prima Ferrari elettrica? Andrà molto ma molto veloce secondo Benedetto Vigna

Ferrari elettrica è una delle novità più attese tra quelle che riguardano la casa automobilistica del cavallino rampante nei prossimi anni. A proposito di questo modello, si registrano nuove dichiarazioni del numero uno della casa di Maranello, Benedetto Vigna. Ferrari elettrica: andrà molto veloce e sarà svelata entro fine 2025 secondo il CEO Vigna Il CEO della Ferrari ha confermato che la prima Ferrari elettrica sarà svelata nel corso del quarto trimestre del 2025. (ClubAlfa.it)

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Ad sottolinearlo l’ad di Ferrari, Benedetto Vigna, che facendo riferimento all’auto elettrica ha aggiunto: “il team sta facendo un lavoro fantastico di cui sono orgoglioso”. «In Ferrari - ha proseguito Vigna - crediamo in una innovazione che sia guidata dalle emozioni perché la cosa importante è l’emozione che possiamo scatenare in chi guida le nostre auto quindi sempre partiamo dall’emozione che vogliamo dare al nostro cliente». (Il Messaggero - Motori)

Dopo aver lasciato Apple nel 2019, Jonathan Ive ha fondato lo studio di design LoveFrom, dedicandosi a progetti unici per grandi marchi. Tra questi spiccano due collaborazioni di rilievo: una giacca modulare per Moncler e un innovativo volante per la futura Ferrari elettrica. (Automoto.it)

La Ferrari completamente elettrico sta per arrivare finalmente sulle nostre strade. Intanto L'Ad Vigna ha deciso di fare il punto sulla situazione attuale della vettura (Virgilio)

Benedetto Vigna: “La Ferrari elettrica sarà intelligente ed emozionante”

Benedetto Vigna fissa la data per la nuova Ferrari 100% elettrica: le parole del CEO del Cavallino per una “innovazione guidata dall’emozione”. (F1inGenerale)

Al momento sappiamo solo che il CEO Benedetto Vigna e il presidente John Elkann hanno già guidato la prima Ferrari elettrica affermando che da lo stesso piacere di guida e le stesse sensazioni di una normale Ferrari. (ClubAlfa.it)

Quella, così come l’educazione continua e l’umiltà sono la base per ogni successo. E il rischio più grande, anche per Ferrari, deriva proprio dal sedersi sugli allori”. (la Repubblica)