A Trapani il corteo per le vittime di mafia. Don Ciotti: “L’80% dei familiari attende giustizia”

A Trapani il corteo per le vittime di mafia. Don Ciotti: “L’80% dei familiari attende giustizia”

Trapani – Il vento che arriva dal mare soffia sulle bandiere colorate di Libera e sui nomi delle vittime innocenti delle mafie. Il loro ricordo è portato dai parenti arrivati da tutta Italia ma anche da Messico, Colombia, Argentina, Francia, Romania, Svizzera e Olanda. Sono complessivamente 500 e sono giunti per la trentesima “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocen… (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

I nomi delle vittime di mafia «sono parte della nostra memoria collettiva, ed è nei loro confronti che si rinnova, anzitutto, l’impegno a combattere le mafie, a partire dalle Istituzioni ai luoghi della vita quotidiana, superando rassegnazione e indifferenza, alleate dei violenti e sopraffattori. (Il Sole 24 ORE)

Fortunatamente entrambe le siringhe sono incappucciate. Le due siringhe sono state ritrovate dietro la chiesa dedicata a Santa Rosalia, che costeggia il parcheggio retrostante il fast food su viale San Domenico. (Frosinone News)

"Quest'appuntamento ci permette di allargare lo sguardo e collegare diverse sedi universitarie italiane nelle città in cui, in quegli anni terribili, sono avvenuti episodi gravissimi - sottolinea Enrico Napoli, prorettore vicario dell'Università degli Studi di Palermo - È stato un momento drammatico della storia del nostro paese e farne memoria è uno dei compiti che abbiamo tutti, istituzioni culturali in primis: la memoria è il punto in cui la storia diventa vita, chiunque abbia vissuto quel periodo deve tramandarlo e farlo diventare vita anche per i giovani". (Tiscali Notizie)

Giornata vittime delle mafie a Trapani, dove la sanità è doppia: lentissima per tutti, ma non per Messina Denaro

Ansa (Avvenire)

Nella XXX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti (21 marzo), un contributo di «Segno nel mondo» su una lotta che vede anche la Chiesa e l’Azione Cattolica Italiana attive protagoniste (Diocesi di MIlano)

Ma è anche la città dei misteri, minuscoli ma non meno importanti: l’omicidio di Mauro Rostagno, quello del giudice Gian Giacomo Ciaccio Montalto, la strage di Pizzolungo, il centro Scorpione, la loggia Scontrino. (Il Fatto Quotidiano)