I dati del PIL italiano deludono nel terzo trimestre
La stima preliminare del PIL italiano del terzo trimestre, diffusa dall'Istat, è indubbiamente deludente. Il PIL è rimasto fermo nel trimestre (dallo 0,2% del secondo) e in aumento dello 0,4% sull’anno (dallo 0,9% del secondo trimestre) contro un consensus che prevedeva una crescita trimestrale dello 0,2%. Il sintetico comunicato stampa dell'Istat ci dice che il trimestre piatto è stato il risultato di un contributo positivo della domanda interna (al lordo delle scorte) e di un contributo negativo delle esportazioni nette. (LA STAMPA Finanza)
Ne parlano anche altri giornali
Nel terzo trimestre del 2024 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2020, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia.. (Virgilio)
Secondo l’Istat la variazione è la sintesi di una crescita del settore terziario, di una lieve contrazione dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, e di una forte riduzione dell’industria. (Milano Finanza)
La crescita acquisita, cioè il dato che si registrerebbe a fine anno in caso di variazione nulla nell’ultimo quarto dell’anno, è pari allo 0,4%. MILANO – L’economia italiana resta ferma nel terzo trimestre rendendo un miraggio il traguardo fissato dal governo di una crescita dell’1% a fine anno. (la Repubblica)
"Il Paese è fermo. Con una variazione acquisita per il 2024 pari allo 0,4% l'obiettivo di avere una crescita per l'anno in corso dell'1% è diventato ormai un miraggio". (Sky Tg24 )
Nel terzo trimestre del 2024 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2020, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia.. (Virgilio)
Il modesto incremento, in linea con la crescita acquisita del secondo trimestre, riflette una situazione di sostanziale stallo per l’economia italiana. Ha rilasciato oggi l’Istat, i dati provvisori sul Prodotto Interno Lordo (Pil) per il terzo trimestre del 2024, indicando una situazione di stagnazione per l’economia italiana. (Economy Magazine)