Giorgia Meloni al Senato: le comunicazioni in vista del Consiglio Ue

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Le comunicazioni della premier al Senato in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre: "Preoccupazione e incertezza per il protrarsi della guerra in Ucraina, per escalation in Medio Oriente e mutamenti geopolitici" (Panorama)

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ROMA (ITALPRESS) – “Se il percorso parlamentare confermerà la composizione annunciata, di questa squadra farà parte il ministro Fitto che la presidente von der Leyen ha voluto designare nel ruolo di vicepresidente esecutivo. (TuttOggi)

Roma, 15 ott. - "Ci sono momenti in cui l'interesse nazionale deve prevalere su quello di parte e mi auguro sinceramente che questo momento sia uno di quelli, senza distinguo, senza tentennamenti. Anche perché quelle attribuite a Raffaele Fitto sono deleghe di primissimo ordine": lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre e del voto per la Commissione e la nomina di Raffaele Fitto. (Il Sole 24 ORE)

La nomina di Raffaele Fitto alla vicepresidenza della Commissione europea "è simbolo della ritrovata centralità dell'Italia". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso delle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre. (Il Sole 24 ORE)

Meloni: "Ue verifichi strumenti di debito comune"

In vista del vertice di Bruxelles del 17 e 18 ottobre, la presidente del Consiglio ha sottolineato come la nomina di Fitto nella Commissione di Ursula von der Leyen sia un segno della centralità dell'Italia. (Sky Tg24 )

"Il rapporto Letta sul mercato interno e, ancor più, il rapporto Draghi sulla competitività europea, hanno fotografato con chiarezza i numeri e le ragioni della nostra perdita di ruolo negli ultimi decenni". (La Stampa)

“Ampliando lo sguardo ad altri settori produttivi, non posso che essere d’accordo con Mario Draghi quando scrive, nel suo rapporto, che gli ambiziosi obiettivi ambientali che ci siamo posti devono essere accompagnati da maggiori risorse pubbliche e private, da investimenti adeguati e da un piano coerente per raggiungerli, altrimenti la transizione energetica ed ambientale andrà a scapito della competitività e della crescita. (ilmessaggero.it)