Ocalan, rotto il silenzio. Raid turchi in Kurdistan
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Aveva solo undici anni Ferha Alberho: è stato ucciso ieri dall’aviazione turca nel bombardamento del suo villaggio, Bineye, vicino alla città di Manbij nella Siria del nord-est. Nello stesso raid sono rimasti feriti il fratellino Semir, otto anni, e il cugino Ebdulrehman, 13. Gli ultimi giorni hanno visto la ripresa durissima dei bombardamenti turchi in Kurdistan, dalla Siria all’Iraq. Bombardamenti, scrive la stampa locale, in risposta all’attentato di mercoledì ad Ankara: tre uomini armati hanno ucciso quattro persone a poca distanza dalla fabbrica militare Tusas. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altri giornali
L’attacco ha provocato cinque morti e 22 feriti ed è stato subito attribuito dal governo al PKK. L’organizzazione curda fa i nomi dei due responsabili, un uomo e una donna. (RSI.ch Informazione)
Kazan è infatti lo stesso nome della città della Russia, dove nello stesso giorno dell’attentato mortale si stava tenendo il vertice dei Brics con la presenza anche del presidente-autocrate turco Recep Tayyip Erdogan che sta tentando da mesi di far entrare la Turchia nel blocco economico, e di conseguenza politico alternativo a quello occidentale , che vede la Cina capofila assieme alla Russia. (Il Fatto Quotidiano)
L'attacco contro la sede della Turkish Aerospace Industries ha ucciso 5 persone e ne ha ferite 22. Erdogan: "Terroristi burattini, usati da Stati Uniti per loro interessi" (Adnkronos)
Avrebbero attaccato la Tai in quanto le armi prodotte dall'azienda "hanno ucciso migliaia di civili" in Kurdistan (LAPRESSE)
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie In Turchia il giorno dopo l’attentato portato da due membri del Pkk, il governo reagisce e attacca 47 “obiettivi terroristici” legati al partito dei lavoratori del Kurdistan nel nord della Siria e dell’Iraq. (TV2000)
Il pugno di ferro dell’aviazione turca si abbatte su una cinquantina di obiettivi nel Kurdistan iracheno e siriano, sulle basi dei guerriglieri più radicali del movimento curdo, i miliziani dell’Ypg che in passato hanno combattuto anche l’Isis. (ilmessaggero.it)