"Vogliamo garanzie di sicurezza". così cambia l'approccio di Kiev dopo il ritorno di Trump

Cambio di approccio per l’Ucraina alle prese con un nuovo interlocutore a Washington e, per la terza volta dall’inizio dell’invasione russa del 2022, con il Generale Inverno. La rielezione alla Casa Bianca di Donald Trump, intenzionato a chiudere il conflitto nel più breve tempo possibile, potrebbe accelerare la tabella di marcia dei negoziati con Mosca rischiando così di mettere in una posizione di svantaggio il governo guidato dal presidente Volodymyr Zelensky. (il Giornale)

La notizia riportata su altre testate

In queste testimonianze raccolte dall'inviato del Corriere della Sera a Kiev gli ucraini di Crimea (che dovrebbe finire sotto l'influenza russa) sono fortemente contrari a questa soluzione. (Corriere TV)

Il ministero ricorda fra l'altro come sia di pochi giorni fa l'incontro ravvicinato sul mare con navi da guerra russe in transito attraverso la Manica: navi che si sono anche "esercitate" nelle acque internazionali del Canale, come riportato da Mosca, e che i comandi della Marina britannica hanno fatto scortare da diverse unità della Royal Navy fino a che non hanno raggiunto l'Oceano Atlantico. (Corriere del Ticino)

Se i combattimenti cesseranno e i soldati russi attualmente impantanati nell'Ucraina orientale non saranno più necessari, «centinaia di migliaia di soldati» saranno disponibili per Putin da impiegare altrove, ha dichiarato il ministro della Difesa estone Hanno Pevkur, a Newsweek a margine del vertice sulla difesa dell'Istituo internazionale di studi strategici di Praga. (ilmessaggero.it)

Il Trump 2.0 è una vittoria per Putin e Netanyahu? Non è scontato.

È uno degli anelli di Aegis Ashore, lo scudo missilistico dell’Alleanza Atlantica capace di intercettare missili balistici a corto e medio raggio: altri postazioni sono in Romania, … (Il Fatto Quotidiano)

Ad esempio per provocare i Paesi del fianco orientale della NATO. (Fanpage.it)

Lo hanno ripetuto diversi opinionisti di peso, basandosi sui segnali favorevoli che Trump avrebbe mandato negli ultimi anni ai due leader, venendo spesso descritto dall’opposizione come una “marionetta del Cremlino” da un lato e un “succube” delle lobby filoisraeliane dall’altro. (Inside Over)